Più che di stimoli, in questi giorni avrebbe bisogno di un calmante. C’è la Juventus, cosa chiedere di più a una domenica? Nicolò Zaniolo sta pensando a questa partita da settimane. Non che le altre non gli interessino, anzi. Ma questa è diversa, via. È diversa perché gli ricorda l’incubo del gennaio 2020, con lo slalom incontenibile finito contro il muro del dolore. È diversa perché la Juve lo voleva strappare alla Roma due anni fa, appunto prima dell’incidente che ha segnato la sua carriera. È diversa perché la Juve era la sua passione giovanile. E si potrebbe andare avanti, elencando i temi di Juventus–Roma che per le due tifoserie rappresentano un duello di culture sportive.
La cosa importante, per ciò che ha potuto constatare Mourinho durante la sosta, è che Zaniolo sta raggiungendo davvero la migliore condizione atletica: nei test a Trigoria è tra i migliori in tutte le specialità. Ieri poi è stato decisivo nella partitella, vinta dalla “sua” squadra. Per accoglierne il definitivo recupero, il recupero ai livelli che ricordiamo quando le ginocchia non si erano ancora piegate, basterà un grande acuto, magari proprio allo Stadium, dove in piena chiusura anti-Covid fornì una progressione delle sue con assist vincente a Perotti.
Un exploit, o anche due nelle prossime delicate giornate di campionato, tra la Juve, il Napoli e il Milan in appena due settimane, sarà anche un ottimo motivo per discutere il rinnovo, che Tiago Pinto ha già segnato sul calendario del tablet. Zaniolo guadagna 2,5 compresi i bonus facili e va in scadenza nel 2024. È logico che per la Roma non rappresenti una trattativa prioritaria, soprattutto rispetto a Gianluca Mancini che guadagna poco più della metà. Ma il futuro, soprattutto con Mourinho che stravede per lui, è delineato: sul nucleo di calciatori italiani presenti i Firedkin imposteranno le strategie tecniche.
FONTE: Il Corriere dello Sport – R. Maida