Nei giorni in cui la Uefa comunica la lista delle società che hanno più debiti con le banche è logico che poi anche una sfida come quella fra Lecce e Roma di oggi diventi una sorta di ordalia per il futuro, soprattutto se per il giallorossi l’obiettivo è la Champions League ed il suo relativo tesoro. Le società ad oggi si alimentano tramite il tranding, cioè la valorizzazione e la cessione dei giocatori.
Pensando al mondo giallorosso, c’è da dire che José Mourinho è stato senz’altro abile con baby come Zalewski, Bove e se vogliamo Tahirovic, mentre ha avuto più difficoltà con altri il cui valore, proprio grazie a lui, avrebbe dovuto lievitare. Il caso più eclatante è quello legato a Nicolò Zaniolo, ma anche Rick Karsdorp, Marash Kumbulla, per non parlare di Matias Vina ed Eldor Shomurodov.
Negli ultimi giorni proprio la vicenda Zaniolo ha cannibalizzato l’attenzione dei tifosi giallorossi, perciò è saltata agli occhi la forbice tra il valore passato e la cifra di cessione. Se nell’inverno del 2019 l’allora dirigente juventino Paratici nel suo pizzino la valutava 40 milioni, solo la scorsa estate la Roma per l’attaccante ne chiedeva 60 magari trattabili, ma ben lontani dai 16 milioni più bonus a cui è stato ceduto al Galatasaray.
Eldor Shomurodov, invece, grazie alle sue qualità in campo aperto, sembrava perfetto per il gioco dello Special One, invece è finito presto ai margini e adesso deve rivalutarsi in prestito allo Spezia. Per ciò che concerne diversi altri, se il valore è stato intaccato poco o nulla visto il prezzo di acquisto, è il valore tecnico in discesa.
Zeki Celik è stato scavalcato nelle gerarchie di fascia destra anche dall’adattato Zalewski, mentre sorprende l’involuzione di alcuni giocatori presi a parametro zero. Parliamo di Andrea Belotti, che è l’ombra dell’attaccante leader del Torino, oppure Ola Solbakken, strappato alla concorrenza del Napoli, che per ora sembra totalmente un pesce fuor d’acqua nel nostro campionato.
Morale: per spendere occorre di sicuro la Champions, ma anche vendere bene. Quello che la Roma cerca da tempo, sperando nella valorizzazione dei propri giocatori.
FONTE: La Gazzetta dello Sport – M. Cecchini