Priorita alle cessioni: dodici, forse anche di più gli elementi che la Roma vorrebbe vendere. Senza ds, con Baldini uscito di scena e con il club che è in attesa del closing, la strada è a dir poco in salita. La Roma si radunerà tra 15 giorni (il 27) e non si prospetta un lavoro semplice per Fonseca, che dovrà lavorare con mezza squadra che non rientra nei suoi piani.
Non sarà semplice vendere, perché nonostante il Fpp sia slittato al giugno del 2021, la Roma non può permettersi di fare minusvalenze. In alcuni casi bisognerà ingegnarsi per evitarle: per Bianda ad esempio (che pesa ancora per 3,7 milioni) l’unica via praticabile è stata quella del prestito al Zulte Waregem. Stesso di discorso per Fuzato al Gil Vicente.
Altri due che potrebbero partire sono Spinazzola e Pau Lopez. Poi c’è Pastore, ieri operato all’anca, che continua a rappresentare un macigno per i conti: oltre allo stipendio di 4,5 milioni, figura a bilancio ancora a 15,3. Schick è sceso a 19,2, Karsdorp è a quota 6,652 milioni, Coric a 5,3 mentre Olsen (per il quale c’è stato un timido sondaggio del Bayer Leverkusen ma lo svedese punta a tornare al Cagliari) a 6,07.
Sinora le uniche entrate certe sono arrivate da Gonalons (4 milioni) e da Defrel (9 milioni), che hanno fruttato appena 2,5 milioni di plusvalenze. Considerando che l’obiettivo si aggira sui 100 milioni entro giugno 2021, il traguardo appare lontano.
FONTE: Il Messaggero – S. Carina