Era il 19 ottobre del 1980. Quinta giornata di quel campionato, la Roma di Nils Liedholm giocava nell’allora San Paolo. Risultato finale 4 a 0 per i padroni di casa. Un disastro? No, anzi. Perché il Barone al termine di quei 90 minuti, si presentò in sala stampa spiegando che quel giorno aveva capito che la Roma avrebbe vinto lo scudetto.
(…) Era il 20 novembre del 2011. All’Olimpico si giocava la sfida contro il Lecce, sulla panchina romanista da qualche mese si era sistemato Luis Enrique. (…) In Curva Sud, quel giorno, i tifosi romanisti esposero uno striscione “Mai schiavi del risultato”. (…)
Questi due ricordi sono alla base dello stato d’animo con cui mi permetto di consigliare si dovrebbero valutare i quattro gol incassati dall’Inter, prima sconfitta dell’era derossiana. (…)
Nel primo tempo, contro i primi della classe, finalisti dell’ultima Champions League, ho visto la miglior Roma da due anni a questa parte, capace di guardare negli occhi i nerazzurri. (…) Per capire ancora meglio, basta ricordare il ko a San Siro nel girone d’andata, quando la Roma si consegnò all’Inter facendo una brutta figura.
Questa sconfitta, invece, a Trigoria dovrà essere metabolizzata come una visione proiettata nel futuro. A cominciare da quello prossimo a Rotterdam contro quel Feyenoord che nei cuori romanisti evoca solo meravigliose tachicardie.
FONTE: La Repubblica – P. Torri