Caos calcio. Dopo quasi 24 ore di gestazione la Uefa ha deciso di rinviare a data da destinarsi le sfide valide per l’andata degli ottavi di Europa League tra Roma e Siviglia e quella tra Inter e Getafe, mentre la Juventus ha annunciato la positività di Rugani al COVID-19: il difensore è attualmente asintomatico e il club bianconero sta attivando tutte le procedure di isolamento. Juventini e interisti in isolamento visto che il giocatore era in panchina domenica scorsa.
Con uno stringato comunicato apparso sul proprio sito alle 16.15 il massimo organo calcistico europeo si è quindi arreso all’impossibilità di disputare i due match a causa del blocco dei voli tra l’Italia e la Spagna, che ha categoricamente rifiutato soluzioni tampone come quella del possibile scalo del charter dei giallorossi in Portogallo. Al momento non è arrivato però un chiarimento definitivo sul destino del torneo, che andrà avanti regolarmente così come la Champions: le gara di ritorno non hanno subito variazioni di orario (idem i sorteggi), costringendo Fonseca e Conte a portare avanti gli allenamenti invece di poter seguire la giusta linea adottata dagli altri club italiani, che hanno sospeso le sedute di lavoro.
I dirigenti della società di Trigoria sono stati chiari con Nyon: l’auspicio è che l’Uefa prenda coscienza della realtà – l’emergenza relativa al coronavirus è stata classifica come pandemia dall’Oms – e che vengano quindi interrotti le competizioni. La posizione della Roma è netta (non c’è alcuna lettera ufficiale) e va a scontrarsi anche con l’ipotesi, rivelata pubblicamente dal direttore generale del Getafe – il presidente della società dell’area di Madrid aveva annunciato che senza il rinvio non avrebbe comunque schierato la squadra – di accorpare le due sfide che vedono coinvolti i club italiani e di giocare una gara secca in campo neutro per stabilire chi si qualificherà ai quarti.
Non si capisce bene dove sarebbero in teoria disputate queste partite visto che ogni paese dell’Unione Europea presenta casi di contagi e che piano piano tutte le federazioni calcistiche (Bundesliga ed anche la Spagna è pronta) stanno bloccando i campionati e le coppe nazionali, con l’eccezione dell’Inghilterra che sta provando ad andare avanti regolarmente con la Premier League, dovendosi comunque scontrare con il rinvio di Manchester City-Arsenal.
Anche Tommasi, presidente dell’Aic, si è scagliato contro l’ipotesi di giocare in campo neutro mandando un laconico messaggio su Twitter: «Siamo sicuri che oggi esista un campo neutro?». Posizione pressoché identica quella del sindacato mondiale dei calciatori. Dietro alla decisione del Uefa di non sospendere a tempo indeterminato le competizioni europee ci sono motivazioni economiche e la scelta di andare avanti con Euro 2020. «In questo momento è stra confermato», le parole della Christillin, membro del Comitato Esecutivo dell’Uefa. Si naviga a vista.arsi e la Bundesliga che sceglie invece le porte chiuse
FONTE: Il Tempo – F. Biafora