Che non si amassero particolarmente era noto da tempo. Ieri Sabatini e Corvino ne hanno dato l’ennesima riprova. Tema del contendere, il fallo di Tomovic su Dzeko non sanzionato dall’arbitro Rizzoli durante Fiorentina-Roma. A scoppio ritardato, l’uomo-mercato viola accusa l’attaccante bosniaco: «Andava ammonito per simulazione, lui è un attaccante che spesso si butta in area, basta guardare la gara con la Sampdoria». Pronta la replica del ds giallorosso: «Edin è un giocatore di lealtà sportiva assoluta, come tutta la sua storia dimostra». Poi la stilettata che non ti aspetti: «Le dichiarazioni di Corvino sono un pietosissimo caso di incontinenza verbale».
Apriti cielo. La palla torna al dirigente della Fiorentina: «In merito alla lealtà di Dzeko ha ragione Sabatini, ne aveva fatto riferimento anche Ferrero in occasione della gara persa contro la Roma. Per il resto viste la mia età e quella di Walter, ci sarebbe da preoccuparsi se avessimo altre forme di incontinenza che richiamino al pietismo ma che ancora non si intravedono. Almeno per me Pietismo è invece perdere e dare la colpa a episodi discutibili». Il botta e risposta finisce qui. Arrivederci alla prossima sfida. Difficilmente dialettica. Più facile sul mercato.