Con l’infortunio di Perotti quell’attaccante tanto richiesto da Spalletti, e mai arrivato a Trigoria, avrebbe sicuramente fatto comodo. Invece, adesso i giallorossi si ritrovano con una vera e propria emergenza in attacco: l’esterno argentino si è fermato durante la gara con il Cesena per un risentimento al flessore della coscia destra. Solo domani farà gli esami per consentire all’edema di riassorbirsi, di sicuro resterà fuori martedì con la Fiorentina. Ennesimo guaio muscolare in casa Roma, quindi, in un momento in cui Salah resta in Coppa d’Africa (l’Egitto è in finale contro il Camerun, che ieri ha battuto il Ghana in semifinale per 2-0), Florenzi ne avrà ancora per un mese prima di tornare a disposizione ed El Shaarawy non sta attraversando un buon momento. Otto partite in ventisei giorni: un tour de force in cui la Roma affronterà la doppia sfida contro il Villarreal, il derby d’andata di Coppa Italia, Napoli, Inter, Crotone e Torino.
Un esame dopo l’altro in cui sarà determinante la visione di gioco di Totti («ll Re di Roma va ancora forte a 40 anni», ha cinguettato la Uefa) e la fame di gol di Dzeko (a quota 22 reti stagionali), per rimanere in corsa sui tre fronti. In difesa Spalletti è in attesa del ritorno del miglior Manolas, in due partite sono stati undici i tiri degli avversari nello specchio. A questo si aggiunge lo stop di Juan Jesus, anche lui alle prese con un problema muscolare al flessore.