Luciano Spalletti lo aveva detto anche prima della gara contro il Milan: «Se i medici mi danno il via libera, convoco pure Salah, perché in questo momento c’è bisogno di tutti. Anche soltanto per 20 minuti». Quattro giorni dopo – e a 48 ore dal match dello Juventus Stadium – le possibilità di vedere in campo l’egiziano sono cresciute, così come i minuti in cui Luciano Spalletti potrà utilizzarlo. A Trigoria, insomma, c’è grande ottimismo e lo stesso tecnico, che quando lo ha avuto a disposizione lo ha sempre schierato titolare in campionato, sta facendo più di un pensiero all’idea di mandare in campo l’attaccante egiziano, che in questa stagione ha segnato 8 gol (più uno in Europa League) e servito 4 assist vincenti. Se così fosse, sarebbe un recupero lampo, considerando che, il giorno del suo infortunio alla caviglia destra, i medici avevano fatto una prognosi di tre settimane di stop, che scadono il 22 dicembre. Invece Salah sta bruciando i tempi e oggi tornerà ad allenarsi con i compagni: un passaggio obbligato per verificare le reali possibilità di vederlo contro i bianconeri, a cui ha già segnato una doppietta in Coppa Italia con la maglia della Fiorentina. La sua presenza dovrebbe essere l’unico dubbio nella formazione che affronterà la Juventus, perché per il resto Spalletti sembra orientato a confermare per dieci undicesimi la squadra che ha vinto il derby contro la Lazio e battuto il Milan.
Rispetto al match contro i rossoneri è in forte dubbio anche la presenza di Bruno Peres, preferito inizialmente ad El Shaarawy. Ieri il brasiliano ha sostenuto ulteriori accertamenti strumentali, in seguito all’infortunio alla caviglia sinistra, che hanno confermato la distorsione ed escluso lesioni ai legamenti. In teoria, se non avvertisse dolore, potrebbe anche essere convocato da Spalletti. Una partenza per Torino, però, sarebbe un miracolo. Escludendo la soluzione Iturbe, che finora non si è mai dimostrato all’altezza quando è stato chiamato in causa ma che proprio a Torino (il 5 ottobre 2014) aveva segnato un gol poi vanificato dal discusso arbitraggio di Rocchi, il cerchio si stringe intorno a Stephan El Shaarawy. Il Faraone non sta attraversando un grande momento di forma, ma la sua candidatura resta la più forte. Se si giocasse stasera, insomma, toccherebbe a lui. Difficile l’avanzamento di Emerson Palmieri, anche perché avrebbe poco senso smontare una difesa che, con il brasiliano a sinistra e Rudiger a destra, sembra avere trovato la quadratura. Probabile il recupero di Paredes, in dubbio Totti e Vermaelen, entrambi febbricitanti.