La firma su qualificazione e primato, con tanti saluti alla Roma. Salah spedisce l’Egitto ai quarti di Coppa d’Africa e rinvia il rientro nella capitale: prima se la vedrà con il Marocco dello juventino Benatia in una sfida che sa un po’ di serie A. A Port-Gentil la Nazionale di Cuper batte e sorpassa il Ghana con il decisivo gol del romanista all’11’: una punizione capolavoro con il collo esterno del piede mancino che dovrebbe suggerire a Spalletti di inserire l’egiziano ai primi posti della sua lista dei tiratori scelti. Mohsen si divora il raddoppio e lascia in bilico una partita in cui i ghanesi già qualificati hanno però deluso. E pianto, non solo per aver perso la vetta del girone: il capitano Asamoah Gyan si è fatto male all’altezza dell’inguine, è stato costretto ad uscire nel primo tempo, e la sua Coppa d’Africa potrebbe essere già finita.
Impossibile il recupero per il quarto di finale contro il Congo, in programma domenica alle 17, stesso giorno di Egitto-Marocco che si giocherà alle 20. Inutile lo sforzo di Mali e Uganda (1-1) sul campo allagato di Oyem che aveva messo a rischio lo svolgimento di entrambe le gare per il principio della contemporaneità obbligatoria: eliminate entrambe. Intanto, a Trigoria la Roma è tornata ad allenarsi dopo il giorno libero: Fazio e Paredes hanno svolto un lavoro individuale, programmato, e hanno infatti poi svolto la partitella col gruppo. Nessun allarme per Spalletti, l’unico assente giustificato (oltre a Florenzi) per la gara con la Sampdoria.