«Prima ci sistemiamo noi, poi parliamo di Scamacca». Semplificandola, ma non troppo, il West Ham ha chiesto tempo. Non è un segreto che gli Hammers siano alla ricerca di un calciatore che rimescoli le carte offensive di Moyes, dopo l’anno disastroso dei suoi attaccanti. Da qui le trattative per Borja del Chelsea, Origi del Milan ed El-Nesyri del Siviglia (che per sostituirlo vorrebbe proprio Scamacca). Binari paralleli che il club inglese sta battendo alla ricerca del suo nuovo numero 9.
Ma cosa c’entra tutto questo con la Roma? C’entra eccome, perché una volta trovato il nuovo centravanti, il West Ham potrà anche valutare la cessione dell’italiano con le modalità preferite dalla Roma, quelle del prestito con diritto di riscatto. O eventualmente con l’inserimento di un obbligo (da 25 milioni di euro) in caso di qualificazione Champions. Il traguardo è ogni giorno più vicino per la Roma, forte della volontà del calciatore. Ma serve un altro po’ di pazienza. Quella che sta cercando di mantenere Scamacca, tra indizi social più o meno velati e una professionalità impeccabile con la maglia Hammers.
Intanto Pinto (rimasto a Roma qualche giorno in più) continua la sua osservazione partecipata delle questioni interne al Psg. Renato Sanches è il primo nome sulla lista dei centrocampisti da acquistare. E proprio su di lui — e sugli altri calciatori in bilico — si è espresso Luis Enrique dal Giappone: «Dobbiamo fare delle cessioni. Useremo questa tournée per fare le valutazioni».
Chiaro segnale di uno sfoltimento imminente. Cosa che a Trigoria sanno bene e per la quale attendono solo una telefonata da Parigi per chiudere la trattativa. Alle stesse condizioni di Scamacca, le uniche possibili a Trigoria in questo momento.
FONTE: La Repubblica – M. Juric
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