La fumata, per il momento, è grigia, ma le parti senza dubbio torneranno a sedersi attorno allo stesso tavolo. Il confronto tra Roma e West Ham non ha prodotto nessun accordo sul futuro di Gianluca Scamacca, tra gli obiettivi per l’attacco di José Mourinho. Il viaggio a Londra del gm Tiago Pinto, oltre che a sbloccare diverse cessioni, aveva la complicata “mission” di aprire uno spiraglio nella trattativa che dovrebbe (ri)portare l’attaccante romano a Trigoria.
La premessa è d’obbligo: non esiste club inglese disposto a regalare i suoi giocatori, anzi sono sempre pronti a vendere a peso d’oro i propri gioielli. In questo caso, davanti alla proposta di prestito avanzata dalla Roma, è arrivato un primo “no”, ma non una totale chiusura e vi spieghiamo perché. Prima di tutto Moyes vuole che il West Ham si assicuri il sostituto: il tecnico, fresco vincitore della Conference League, non considera Scamacca una prima scelta e spera che gli Hammers possano chiudere la trattativa per Broja del Chelsea.
Una volta acquistato un altro attaccante, Scamacca potrà partire. Come? Il board del club londinese senza dubbio aspetterà offerte per vendere il calciatore a titolo definitivo, la Roma prenderà tempo contando sulla forte volontà del giocatore di vestire la maglia della squadra del cuore. Servirà tempo, diplomazia e il pressing del giocatore per sbloccare la trattativa e portare il West Ham a rivedere la sua iniziale posizione di chiusura sul prestito. Ma non c’è solo Scamacca nei pensieri della Roma.
FONTE: Il Romanista – A. Di Carlo