hi fermerà Patrik Schick? Stavolta il 25enne talento ceco, dopo le false partenze di una promettente carriera, sembra essere definitivamente esploso. “Il naso per fortuna non è rotto”, ci racconta Schick in una videocall con Repubblica e alcuni giornalisti cechi, “è solo un po’ gonfio e non ci respiro benissimo. Ma niente di grave”.
Stasera a Wembley la Repubblica Ceca affronta l’Inghilterra in una posizione privilegiata: con il pari può vincere, a sorpresa, il gruppo D, mantenendo il diritto di restare a Londra, anche se significa affrontare la seconda del “girone della morte” (Francia, Germania, Portogallo o Ungheria). Stupendo il gol alla Scozia, ma per lui è “un bel gol, che avevo già preparato nel primo tempo, perché avevo visto il portiere spesso fuori dai pali. Ma l’importante è che abbia vinto la squadra“.
Perché in Italia non è riuscito a sfondare? A Roma, per esempio, il problema è stato la presenza ingombrante di Edin Dzeko? “Sinceramente, non ero pronto al 100% ed ero un po’ troppo giovane per le sfide della Serie A. È vero che avevo fatto un ottimo primo anno con la Sampdoria. Ma poi quando vai in un grande club, come la Roma, le difficoltà crescono e non sono stato all’altezza in quel momento”.
Anche nella stagione appena passata con il Bayer Leverkusen, però, lei non è stato brillantissimo. “Siamo arrivati sesti, non così male, ma certo volevamo andare in Champions. Dal punto di vista personale, non è stata una brutta stagione, ho segnato 12-13 gol e offerto diversi assist, ma certo posso giocare molto meglio. Abbiamo cambiato l’allenatore, sofferto un calo a metà stagione, ma l’anno prossimo andrà meglio”.
FONTE: La Repubblica – A. Guerrera