Una, due o tre punte? Ovvero: quattro-due-tre-uno, quattro-tre-uno-due o quattro-tre-tre? Cioè Mourinho come vorrà far giocare la sua prima Roma? Gli interrogativi ci stanno tutti, dal primo all’ultimo. Soprattutto perché, non è un mistero, la Roma sta cercando una punta sul mercato, pur avendo Dzeko con un altro anno di contratto ben pagato e avendo già fatto sapere di voler estendere, come da contratto, anche per il secondo anno il prestito di Borja Mayoral. (…)
(…) E il nome di Andrea Belotti è quello più gettonato. Perché Tiago Pinto ha già fatto recapitare un’offerta al Torino da circa quindici milioni, offerta rispedita al mittente. Perché il nazionale italiano ha un contratto in scadenza tra dodici mesi e nessuna voglia di prolungarlo con Cairo. Perché il giocatore ha già dato il suo gradimento al trasferimento. (…)
Quindi, Belotti. Anche se, per quello che si sa, la trattativa oggi come oggi sembra proibitiva. Causa le richieste del presidente Cairo che prima di qualsiasi altra cosa vuole vedere che Belotti sarà nell’Europeo e, in seconda battuta, ai pretendenti al cartellino del giocatore ha fatto sapere che non si mette neppure seduto a trattare per una cifra inferiore ai trentacinque milioni.
Cifra che la Roma non ha nessuna intenzione di tirare fuori, al massimo, per quello che sappiamo, Pinto potrebbe arrivare alla metà. Per carità, tutto questo altro non è che scermaglia da mercato, c’è tempo per provare a chiudere, soprattutto pensando al fatto che Belotti gradirebbe parecchio vestirsi di giallorosso.
Se dovesse arrivare lui o, in alternativa un altro centravanti (l’iraniano Azmoun va molto di moda in questi giorni), l’idea di una Roma con due punte diventerebbe molto più concreta, certa con Dzeko ancora da queste parti.
FONTE: Il Romanista – P. Torri