Se ne riparlerà subito dopo la finale di Tirana, dove Roma e Feyenoord il 25 maggio si contenderanno la prima Conference League della storia del calcio europeo. Da quella sfida lì, però, i giallorossi potrebbero tornare a casa non solo con un trofeo ma anche con un giocatore in più.
Non è un mistero, infatti, l’interesse dei giallorossi per Marcos Senesi, difensore centrale argentino degli olandesi, 25 anni, uno che a Mourinho piace parecchio e su cui la Roma lavora già da un po’ di tempo. Un motivo in più per vivere con maggiore attenzione ed enfasi la partita che si giocherà in terra albanese.
Per la Roma ci sta lavorando su da un po’ un intermediario. Un primo approccio già c’è stato, ma la richiesta del Feyenoord è ancora eccessiva, oltre i 15 milioni di euro. Una cifra alta, considerando anche che il giocatore (che ha anche passaporto italiano in virtù delle sue origini, altro aspetto che piace dalle parti di Trigoria) ha il contratto in scadenza nel 2023 e ha già fatto sapere che non intende rinnovare quell’accordo.
Insomma, gli olandesi sono nella situazione di doverlo vendere proprio la prossima estate se non vogliono rischiare di perderlo a parametro zero tra poco più di 12 mesi. A Trigoria però hanno deciso di aspettare la finale di Tirana, poi cercheranno di affondare il colpo.
Insomma, c’è da lavorare di fino, da far capire al Feyenoord che è meglio incassare dei soldi oggi che poco o niente domani. Senesi in Italia piace anche a Napoli e Fiorentina, ma sembra aver dato la precedenza proprio ai giallorossi, anche per la presenza di Mourinho, un tecnico con cui è convinto di completare il suo processo di crescita.
I giallorossi sono pronti a mettere sul piatto un’offerta da 8-10 milioni, magari aggiungendoci anche dei bonus legati al rendimento del giocatore (che vuole un ingaggio di 2,5 milioni). Ma la soglia sarà quella, proprio in funzione del fatto che Senesi sta per entrare nel suo ultimo anno di contratto e in fattispecie come questa ogni giocatore finisce inevitabilmente per perdere qualcosa dal punto di vista del valore economico.
A Mourinho l’argentino piace perché è un difensore forte, affidabile, abile nel gioco aereo (garantisce almeno 2-3 gol a stagione), in marcatura e sugli anticipi, il che lo rende anche un difensore «pulito», di quelli che non collezionano un giallo dopo l’altro. Tutto questo nonostante sia uno di personalità (è soprannominato El Gladiator, lui ha come idolo un ex romanista come Walter Samuel).
FONTE: La Gazzetta dello Sport – A. Pugliese
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