La Roma ha cercato e voluto la vittoria fino 54′ del secondo tempo di una partita che non voleva finire finché il pallone non fosse entrato. La vittoria di ieri dà ossigeno e punti luccicanti per il treno europeo, superando la Lazio e la Fiorentina, che deve recuperare un match. Ieri è stata una Roma mourinhana senza lo Special in panchina, né in tribuna, ma sul pullman. I tre pareggi con Genoa, Sassuolo e Verona hanno fatto galleggiare la squadra nella mediocrità, ma ieri i protagonisti hanno riparlato di nuovo di zona Champions. Ora serve poterci credere.
Su Instagram Zaniolo ha mostrato i punti in fronte per il calcio preso da Maggiore, che Fabbri inizialmente non aveva visto: c’è stato bisogno del Var per concedere alla Roma il rigore all’ultimo respiro, che le ha dato una vittoria meritata dopo trentuno tiri verso la porta non andati a buon fine. Si stava concretizzando una maledizione, ma Abraham l’ha annullata dal dischetto. È stato un assedio di quasi 100′. Mourinho prima del match ha scelto Zalewski al posto di Zaniolo e il polacco si è mosso bene, fa l’ala e il terzino e fa espellere Amian, spianando la strada alla Roma.
A fine primo tempo Mourinho toglie Mancini e lancia Zaniolo, ma lo spartito non cambia: aumentano le palle gol e mai la Roma era stata così brava ad arrivare al tiro. Si contano i gol falliti e in campo a fine gara c’erano sei attaccanti contemporaneamente, una cosa che ha ricordato le mosse scriteriate di Carlos Bianchi, ma questa Roma la partita l’ha vinta, mantenendo la lucidità fino alla fine. La classifica è migliorata, ma non all’altezza della fama di Mourinho, aspettando i calciatori che vuole lui.
FONTE: Il Messaggero – A. Angeloni