L’idea di virare da un ad (progetto nato durante il periodo commissariale e ora superato) a due dg prende sempre più quota tra i presidenti di serie A. Ieri sera c’è stato un lungo incontro in cui si è parlato proprio di questo. Oggi sarà oggetto del Consiglio di Lega che precederà l’Assemblea. Sembra che anche l’ostacolo del cambio dello Statuto possa essere superato lavorando esclusivamente sui principi informatori.
NUOVI NOMI – Araimo, Mammì e De Siervo sono i nomi che continuano a circolare ma che al tempo stesso non trovano più i consensi di un tempo. I presidenti si stanno muovendo verso nuove direzioni. Ora a comandare sono il rilancio del brand e soprattutto la vendita dei diritti all’esterno che non si è rivelata all’altezza delle aspettative dei più. Ecco perché si sta pensando a due figure che possano agire una sulla gestione delle competizioni e l’altra sul prodotto e sulla creazione del canale della Lega. Un progetto che non ha mai perso quota. In pole position per il primo profilo c’è Umberto Gandini, grande conoscitore della serie A e uomo di macchia gradito a tanti compreso il presidente Micciché. Per l’altro ruolo sono invece in tre a giocarsi un posto. C’è Alberto Sigismondi, ad di TivùSat la piattaforma che ha registrato la maggiore crescita nel paese. Ha fatto la storia della tv, conosce bene la materia dei diritti e avrebbe dato già il suo assenso a capire come essere utile. Discorso simile per Marco Pistoni, ex braccio destro di Tom Mockridge e presidente di Eleven Sports, provider internazionale dedicato alla trasmissione di eventi sportivi. In Italia trasmette la serie C. L’ultimo nome è quello di Riccardo Jelmini, amministratore delegato di DigitalGo, digital company a tutto tondo, nata per supportare le aziende nel percorso di trasformazione digitale. Ed è proprio alla digital transformation che la serie A si sta proiettando.