Galeotta fu quella frase, che certamente un arbitro non può permettersi di pronunciare: “Ti stanno prendendo tutti per il culo. Vai a casa, vai a casa”. Marco Serra della sezione di Torino è stato deferito ieri dalla procura della Figc, a quasi due mesi da Cremonese-Roma. È stato il prefetto Ugo Taucer a invitare il collega Giuseppe Chiné a “insistere per il deferimento del signor Serra in ordine alla contestazione già oggetto del precedente avviso di conclusione delle indagini”, notificato il 9 marzo.
Vi sarebbe infatti una perizia di un fonico del tribunale di Bologna che esclude le frasi incriminate e in questi casi (valga ad esempio la bestemmia, dove una consonante può cambiare il senso…) si propende, nel dubbio, per la non procedibilità. Queste diverse posizioni potrebbero aiutare Serra in fase di giudizio. Resta, però, un fatto clamoroso: il fischietto piemontese è il primo arbitro deferito dai tempi di Calciopoli.
La procura ha acquisito diversi atti prima di pronunciarsi: dalle comunicazioni della squadra arbitrale alle audizioni di Mourinho (che ha scontato due giornate di squalifica), del suo staff e dello stesso Serra, inclusa una memoria difensiva corredata da una “relazione logopedica in merito al labiale” depositata dal legale dell’arbitro, che dopo i fatti di Cremona è stato designato a singhiozzo in Serie B e potrebbe proseguire quel che resta della stagione 2022-23 con la modalità “una tantum”.
FONTE: Il Corriere dello Sport – G. Marota