Gli sono bastati tre elementi contemporanei: riprendere le misure del campo, scaldare il motore ingolfato, ritrovare Dybala come compagno. Con un secondo tempo da fenomeno, neppure intero, Nicolò Zaniolo ha rimarcato la sua importanza nei piani strategici della Roma.
La capacità innata di perforare le difese avversarie con percussioni improvvise e inarrestabili ha sgretolato i poveri finlandesi dell’Hjk e promette di minacciare molti altri avversari, da qui in avanti.
Quando la lussazione alla spalla lo ha fermato, nella seconda di campionato contro la Cremonese, sembrava in forma smagliante. Non era ancora perfetto nelle finalizzazioni ma dava l’idea di aver definitivamente cancellato il passato.
E se è vero che Mourinho ha avuto “un po’ di timore di perderlo” nell’estate rovente del calciomercato, ora non vuole più rinunciare a lui. Contro l’Atalanta l’anno scorso Zaniolo segnò il primo gol del suo campionato.
E, sempre con l’Atalanta, nella partita di ritorno all’Olimpico, inventò un assist quasi magico per Abraham. Rimasto in campo per 75 minuti, come stabilito a priori, è pronto a giocare dall’inizio anche domani. E giocherà, per forza.
FONTE: Il Corriere dello Sport – R. Maida