Slitta a martedì il voto dell’Assemblea capitolina sulla pubblica utilità del progetto dello stadio dell’As Roma. Nonostante l’ottimismo che traspariva all’inizio della seduta di ieri e viste anche le «buone intenzioni» dell’opposizione, che ha promesso di non voler fare ostruzionismo sull’atto, il pronunciamento dell’Aula Giulio Cesare è stato rimandato al 9 maggio. «Dopo la discussione generale, aperta dalla relazione dell’assessore all’Urbanistica Maurizio Veloccia – spiega la presidente dell’Aula Svetlana Celli – si è tenuto un confronto tra le varie forze consiliari sugli atti presentati. Successivamente, la conferenza dei capigruppo ha deciso di aggiornare il Consiglio alla prossima settimana. L’intento condiviso. ha aggiunto Celli, è quello di poter assicurare tutto il tempo necessario all’analisi e alla discussione degli atti depositati, 59 ordini del giorno e 79 emendamenti, di cui 13 di maggioranza».
Secondo i rumors, la riunione si sarebbe prolungata nel tentativo di formulare un unico emendamento della maggioranza che raccogliesse anche quelli arrivati dalle opposizioni, ma non si è trovato un accordo in grado di assorbirli tutti. La quadra sarebbe stata raggiunta con Udc-FI, mentre per quanto riguarda Lega e Azione porteranno in aula degli ordini del giorno, Italia Viva due emendamenti e tutti gli ordini del giorno, mentre Fratelli d’Italia e Movimento 5 Stelle hanno chiesto di esaminare tutti gli emendamenti in aula. «Abbiamo sempre voluto che questa delibera fosse più partecipata possibile con le opposizioni. E un progetto importante per Roma, sia la maggioranza che l’opposizione se ne devono sentire parte. Abbiamo accolto la richiesta del centro-destra e del M55 di non strozzare la discussione e rimandarla a martedì sugli ordini del giorno e gli emendamenti. Alcuni emendamenti della maggioranza sono stati sottoscritti dalle opposizioni – ha detto la capogruppo del Pd, Valeria Baglio -abbiamo lavorato con l’assessore e tutto il Consiglio accogliendo molte proposte dell’opposizione che voteremo per far si che qu-sto progetto sia veramente di tutta la città».
Ha poi spiegato che si è lavorato sull’emendamento 10, che affronta le preoccupazioni dei cittadini del quadrante sulla congestione del traffico, sui parcheggi e sull’impatto acustico. Slittando il voto a martedì, è immaginabile che il sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, oggi assente a causa dell’influenza, possa partecipare al voto finale sulla pubblica utilità dello stadio di Pietralata. Se i lavori d’Aula procederanno a ritmo serrato, per i dem è ancora possibile l’avvio dei cantieri nel 2024.
FONTE: Il Tempo – F. Mariani