Ogni giorno che passa il problema si ingigantisce, al punto da generare il rischio voragine a pochi giorni dalla partita dell’anno. Al 27 di luglio la Roma non ha ancora tra le mani un accordo per la permanenza di Chris Smalling nel mese di agosto, quando la squadra si giocherà l’Europa League e avrà bisogno come non mai dell’esperienza internazionale del suo miglior difensore. Lunedì prossimo va consegnata la lista Uefa e l’inglese dovrà tornare allo United (senza poter giocare fino a settembre) se continueranno ad arrivare fumate nere sull’asse Roma-Manchester.
Sei giorni per trovare sei milioni, oppure per ammorbidire le rigide pretese dei Red Devils. Non sembrano esserci altre strade. Quelle di mezzo la Roma le ha tentate praticamente tutte: dal prestito secco con riscatto a giugno 2021, all’off erta di un prestito oneroso (3 milioni) con la promessa di comprarlo tra dieci mesi, fino ad arrivare alla proposta di acquisizione immediata prima per 12, poi per 13 e infi ne per 15 milioni. (…)
FONTE: Il Corriere dello Sport