Smalling vota la Roma e ribadisce la volontà di restare alla corte di Fonseca. Prima della diffusione del Coronavirus le trattative tra Petrachi e il Manchester United per trasformare il prestito secco del difensore in un acquisto a titolo definitivo erano state messe in stand-by per l’imminente cessione del club a Friedkin (in Texas si continua a lavorare sul dossier e novità potrebbero esserci nei prossimi 7-10 giorni). Ora l’emergenza mondiale ha ancor di più paralizzato l’operazione, che poteva portare l’inglese a firmare un contratto a lungo termine con la società giallorossa.
Smalling negli ultimi giorni ha però confermato di voler proseguire la propria avventura italiana e ha respinto al mittente le sirene dell’Everton e del Tottenham, con Ancelotti e Mourinho che dovranno rivedere i propri piani di mercato. Il classe 1989 ha accettato di ridursi l’ingaggio per venire a giocare a Roma – da 4,6 milioni netti a poco sopra i 3 annui – e l’esperienza è stata più che positiva: la forte intenzione è di proseguire il percorso iniziato a fine agosto scorso.
In alternativa l’unica pista contemplata è quella di un ritorno al Manchester United. L’auspicio di Petrachi è che il nuovo scenario europeo faccia calare il prezzo di Smalling, rendendo la richiesta dei Red Devils più vicina ai circa 15 milioni (compresi bonus) sino a cui si era spinto il club di Trigoria.
Nel frattempo la Roma a partire da oggi metterà in vendita 500 maglie in edizione limitata – presentano il logo della campagna «Assieme» – per raccogliere fondi nell’ambito della lotta al Coronavirus. Il ricavato sarà poi distribuito alle persone bisognose tramite la Regione Lazio e la Protezione Civile.
Il club giallorosso ha inoltre realizzato un’intervista in cui Veretout si è raccontato a 360°: «Mi trovo molto bene con Fonseca, quando per la prima volta mi ha chiamato mi ha convinto del fatto che mi volesse e sono contento di essere venuto a Roma, in una grande squadra, con grandi tifosi e un grande allenatore come lui che mi ha già aiutato e potrà solo farmi crescere di più. Spero – l’auspicio finale del francese – di restare qui il più a lungo possibile perché mi piacerebbe vince-re qualcosa con questa maglia. Sarebbe la cosa più bella».
FONTE: Il Tempo – F. Biafora