Quanto sareste disposti a pagare per conoscere i pensieri di Fonseca in questi giorni? Noi, una cifra. Perché in sintesi: Dzeko rimane, Smalling si allontana, il resto del mercato è tutto un quiz. Lucio Battisti avrebbe cantato confusione, noi vogliamo semplicemente sottolineare come la situazione, oltre al pasticciaccio brutto di Diawara, sia tutt’altro che chiara. È, ripensando a Fonseca, l’esatto contrario di quello che si auspicava l’allenatore portoghese.
Cominciando dal bosniaco che per la terza volta (Chelsea, Inter e Juventus) era pronto a salutare, ma ora si ritrova al punto di partenza: centravanti della Roma (e la cosa dal punto di vista tecnico non può che farci piacere) per la sesta stagione consecutiva, assente nella prima di campionato a Verona perché era tutto fatto con la Juventus, presente e disponibile per la seconda pensa te proprio contro i campioni d’Italia.
Roba che neppure il miglior sceneggiatore di Hollywood sarebbe riuscito a partorire. Ma su questo argomento ci preme sottolineare una cosa. I trombettieri di regime, del resto, televisivi e di carta stampata, hanno già cominciato a diffondere il verbo. Ovvero ci stanno facendo sapere, e nei prossimi giorni continueranno finché gli sarà chiesto, che Dzeko non è mai stato sul mercato, che il bosniaco se mai fosse andato via è perché lo aveva chiesto lui, che la Roma non ha mai pensato seriamente di cederlo.
Bugie bianche, comunque bugie, sussurrate a orecchie compiacenti e poi diffuse ad arte da chi nella vita sa essere soltanto un maggiordomo. Perché se mai Dzeko fosse andato via, la cosa a Trigoria non avrebbe fatto strappare i capelli a nessuno, anzi, soprattutto pensando all’esigenza di ridimensionare un monte ingaggi non più sostenibile da una società che la Champions League per il secondo anno consecutivo dovrà seguirla in televisione.
Detto questo, dopo che Morata è sbarcato a Torino (la Juventus ha dato un bello schiaffo a Roma e Napoli) e che al procuratore di Milik è stato detto di cercare, pure in fretta, una nuova squadra (in Premier) al suo assistito calciatore-ristoratore, il destino del bosniaco è ancora qui, centravanti di una Roma capace di presentarsi al Bentegodi senza neppure un numero 9 alternativo.
Per Dzeko nelle ultime ore si era diffusa la voce di un possibile interessamento dell’Atletico Madrid orfano di Morata, voce che ci è stata smentita da Madrid aggiungendo che Simeone sta puntando forte su Cavani. C’è chi continua a pensare per il bosniaco a una destinazione Milano, sponda Inter, ma da quello che ci risulta il discorso nerazzurro è praticamente chiuso (Conte si è ripreso Pinamonti come quarta punta).
Quindi, a meno di clamorose sorprese, Dzeko continuerà a vestire il giallorosso. Speriamo con lo spirito giusto. Anche se i rapporti con Fonseca non si possono certo descrivere come quelli tra due vecchi amici, la ferita del dopo Siviglia (e non solo) è ancora lì, non sarà semplice medicarla e farla rimarginare. Sarà il caso che i protagonisti mettano da parte i malumori personali, pensando che il bene primario è e resta la Roma. Questa è una vicenda su cui aleggia, oltretutto, un futuro in bilico del tecnico portoghese e dicendolo non crediamo di scoprire l’acqua calda. (…)
FONTE: Il Romanista – P. Torri