Friedkin pensa già al futuro. Così si spiega la decisione del magnate texano di pagare 0,1165 euro le azioni che acquisterà da Pallotta. Una mossa che, in previsione dell’uscita dalla Borsa e dell’Opa residuale sul 13% delle azioni ancora sul mercato, continua a far crollare il titolo a Piazza Affari, ma allo stesso tempo permetterà al nuovo proprietario della Roma di iniettare più capitale nel club.
Ieri la pubblicazione dei patti parasociali, l’ultima nota prima del 17 agosto, data scelta per il closing. Entro il 22 di questo mese è prevista un nuova assemblea degli azionisti che rinnoverà il cda. In teoria dell’attuale board di 15 elementi, non dovrebbe quindi rimanere nessuno.
Quando nella nota si fa infatti la distinzione tra le dimissioni dei 7 membri e quella «differita» dei restanti: un mero tecnicismo, dovuto al fatto che se venissero date le dimissioni in blocco, il cda automaticamente decadrebbe. Serve dunque un numero per garantire l’entrata dei nuovi membri e poi chi avrà presieduto all’assemblea (Fienga, Baldissoni, Navarra, Cambereri e Mazzamauro più Mia Hamm) capirà il suo futuro
Pronti ad entrare, tra i 7 annunciati dalla nota, il figlio di Friedkin, Ryan, più gli uomini di fiducia che lo hanno sempre accompagnato nei suoi affari. Si tratta di Marc Watts, Ceo del Friedkin Group dal 2011 e braccio destro di Dan, Eric Williamson (vicepresidente del Business Development del gruppo e presidente del Friedkin Aviation, oltre a far parte del board di Imperative Entertainment, la società cinematografica di proprietà della famiglia) e Brian Walker (direttore delle strategie e delle nuove iniziative del Gruppo Friedkin).
FONTE: Il Messaggero – S. Carina