Alla fine Spalletti ha un sorriso meno amaro del previsto. Nonostante una sconfitta immeritata e nonostante un momento in cui gira un po’ tutto male, con la sua Roma che accumula passi falsi e non riesce più a trovare la lucidità e la brillantezza della scorsa stagione. «È una sconfitta che fa male perché immeritata, la squadra ha fatto tutto quello che doveva fare e non meritava di perdere. Nel calcio si può an che perdere, la Fiorentina è una buonissima squadra. Ma resta la nostra prestazione, i ragazzi hanno fatto il loro dovere».
CERCASI CATTIVERIA Anche se poi scavando scavando, un po’ di rammarico c’è eccome, nonostante un sorriso dispensato un po’ ovunque. «Quando abbiamo avuto la partita in mano dovevamo essere più cattivi, abbia mo avuto 34 occasioni importanti per poter segnare. Lì dovevamo essere più cattivi, più lucidi. Poi nel secondo tempo ci siamo abbassati un po’, perché abbiamo iniziato a perdere troppe palle facili come ci succede spesso, siamo stati meno pungenti, anche se sul palo di Nainggolan c’è pure una com ponente di sfortuna». E magari se Dzeko avesse fatto gol in una di quelle occasioni, poi sarebbe stato tutto diverso. «Ma per me Edin ora sta facendo molto bene, uno come lui ci completa, è tecnico e fisico. Giocare con il falso nueve e non con il centravanti ti costringe a giocare sempre allo stesso modo, sempre con la stessa palla. Con Dzeko è diverso. E lo miglioreremo anche nella ferocia, se nelle situazioni ci andasse più arrabbiato farebbe anche più gol». Poi Salah, fischiatissimo dai suoi ex tifosi: «Da uno come lui mi aspetto che salti l’uomo e che quando è in area faccia più male. Manolas e Fazio? Finora la miglior coppia difensiva».
RABBIA PALLOTTA E allora il discorso scivola inevitabilmente sugli errori decisivi di Rizzoli. Prima il mancato rigore su Dzeko. «Se con la Sampdoria il contatto era stata una pedata, qui è anche di più, la chiamerei una tranvata. Il rigore è netto, Edin ha l’anticipo sulla traiettoria della palla». Poi il gol di Badelj, con il fuorigioco di Kalinic, che ha mandato su tutte le furie il presidente James Pallotta («C’era fuorigioco, non meritavamo assolutamente di perdere»). Spalletti racconta: «Ne ho parlato anche con i ragazzi dentro lo spogliatoio, alcuni di loro mi hanno detto che lo hanno segnalato a Rizzoli e lui gli ha risposto che lo aveva visto, ma che il giocatore era troppo lontano dalla porta e quindi non contava. Oramai siamo tutti dentro la volontà di fare le cose regolari. Ho parlato anche con Szczesny, mi ha detto che non vedeva la palla e che è stato co stretto a fare un passo sulla sinistra che poi non gli ha permesso di arrivare sul pallone».