Spalletti la chiama, con un pizzico di teatralità, «ossessione della vittoria». Un concetto che funziona alla perfezione per la partita di stasera (ore 21, diretta tv su Rai2) contro il Cesena. C’è in palio, in gara secca, all’Olimpico, l’ultimo posto per le semifinali di Coppa Italia. La Champions se ne è andata prima ancora di iniziare, nella sciagurata notte contro il Porto (0-3, due espulsi). Il campionato è sempre più difficile, con la Juventus ritornata a +4 e con la partita contro il Crotone da recuperare. L’Europa League ha molte concorrenti pericolose, a partire dal Villarreal, nei sedicesimi di finale. Ecco perché la Coppa Italia, che in tanti snobbano ad agosto, in primavera diventa un obiettivo importante per chi non vuole restare ancora una volta con «zeru tituli». Da qui nasce il messaggio che Spalletti dà alla squadra, tanto più dopo la sconfitta di domenica contro la Sampdoria: «La partita contro il Cesena va affrontata con la massima concentrazione. La sconfitta di domenica si può recuperare. La partita di Coppa Italia no. Sento dire che contro di loro si può usare chi ha giocato meno e chi deve fare esperienza. Però così si può anche andare fuori, come è già successo all’Empoli e al Sassuolo. E ci perderemmo una semifinale importantissima, andata e ritorno contro un avversario fortissimo. Con la possibilità di giocare la finale a Roma… La partita darà loro visibilità, troveremo undici calciatori che triplicheranno le loro forze ed è giusto così. Se non la sapremo preparare bene, faremo come Empoli e Sassuolo. Quando si parla di ossessione, non è solo un modo di dire. Più l’obiettivo si allontana e più ti ci attacchi. Dobbiamo rifare gruppo, dopo quello che ci è successo a Marassi, e tornare a vincere subito. Mi aspetto che ci sia la reazione giusta».
A partire dalla serenità dentro la squadra: «Nessuno dentro il gruppo prende le distanze da quanto è accaduto e faremo vedere che quello contro la Samp è stato solo un episodio. Vermaelen non è colpevole. Per noi un’azione in cui subiamo gol comincia dal portiere avversario». Il turnover sarà ridotto, anche se sono molti i punti interrogativi. Potrebbe essere la serata di Francesco Totti fin dal primo minuto, in un 4-2-3-1 con Bruno Peres e El Shaarawy nel tridente dietro a Dzeko. Molto probabile anche la seconda presenza per Mario Rui, dopo il debutto sempre in Coppa Italia, e la coppia di centrali Manolas-Juan Jesus, i due rimasti in panchina contro la Samp per provare l’esperimento Vermaelen.