Il mercato si fa, il mercato serve, anche se spesso viene letto come un fastidio dalle società e dagli allenatori. Umberto Gandini, alla prima finestra trasferimenti da amministratore delegato della Roma, non si può sbilanciare sui nomi ma lascia intendere che presto abbraccerà qualche faccia nuova. «La squadra è già competitiva ma abbiamo gli occhi aperti per migliorare la rosa – ha detto a Sky -, sicuramente si avverte la necessità di rinforzare l’organico dopo la partenza di Iturbe. Nelle prossime due o tre settimane tante situazioni cambieranno». Con un rivale sempre più agguerrito: i club cinesi. «Stanno drogando il mercato – ammette Gandini – , sta diventando un po’ artificiale concedendo a determinati club la possibilità di valorizzare i loro asset a livelli inimmaginabili. Occhio però perché prima o poi anche questo sbocco arriverà a saturazione: non mi sorprenderei di vedere calciatori tornare con stipendi fuori contesto…».
CONTRATTI – E’ rimandato invece il rinnovo del contratto di Spalletti e dei capitani in scadenza, Totti e De Rossi: «Saranno i giocatori e i risultati a firmare il contratto di Spalletti, così come vuole il nostro allenatore. Nel rapporto tra noi e Luciano c’è trasparenza, noi siamo contentissimi di lui e andremo avanti secondo il percorso che abbiamo seguito finora. Quanto a Totti e De Rossi, ci confrontiamo tutti i giorni con entrambi che sono due professionisti esemplari. Saranno loro a dirci cosa vogliono fare. La società è pronta a discuterne e ad ascoltarli in qualsiasi momento».
ATTESA – Sui rinforzi del mercato si è espresso garbatamente proprio Spalletti: «Questo è un tema profondo… Ci tengo subito a dire che a me la squadra piace così com’è. E’ un gruppo che mi sono cercato e nel quale credo. Poi però ci sarà un periodo nel quale giocheremo ogni tre giorni e servirà avere i numeri per essere all’altezza. Noi siamo in grado di sopperire a qualche infortunio ma se poi perdiamo dei giocatori, come è successo con Iturbe che voleva fare un’esperienza diversa, quei giocatori ci mancano». La rosa è un po’ strettina, cioè: «Chi partirà verrà sostituito, perché le unità di cui disponiamo non sono molte. E magari qualcosa di utile passa anche in questo periodo».