Un occhio alla Sampdoria e uno agli ultimi giorni di calciomercato. Lo Spalletti-pensiero, alla vigilia della sfida contro il suo amico Marco Giampaolo («Ricordo che prima di un Lione-Roma di Champions League andammo a prendere la sveglia contro il suo Ascoli») è diviso a metà. Da una parte c’è la sfida di Marassi: «Nella situazione in cui siamo non possiamo permetterci di perdere punti per strada». Dall’altra ci sono i movimenti di mercato, tra possibili partenze (Paredes), obiettivi che sembrano sfumati (Defrel) e altri (Kessie) dichiarati. Davanti ad un’offerta vantaggiosa, Leandro Paredes potrebbe partire già a gennaio (la squadra più interessata sembra il Liverpool): «Non ho chiesto la sua cessione – spiega Spalletti -. Se poi ci sono altre dinamiche, vanno chieste alla società o al giocatore. È forte, diventerà fortissimo, non ha giocato con continuità ma ha avuto una crescita naturale. Siamo pronti ad utilizzarlo con più continuità. Lo venderemo? Io rispondo per me». Se però i soldi incassati dovessero servire per arrivare a Kessie dell’Atalanta, Spalletti sarebbe contento: «Mi piace e di molto, si dice dalle mie parti».
Un giudizio che non ha bisogno di troppe interpretazioni. Come quello sul nuovo arrivato, Clement Grenier: «Ci potrà dare una mano. Lo possiamo paragonare a Fazio, che è entrato in punta dei piedi e ora si sta meritando tutte le attenzioni che abbiamo su di lui». Si sta raffreddando, invece, la pista Defrel: «Si chiama mercato di riparazione ma noi non abbiamo niente da riparare, perché ho fiducia nei miei giocatori. L’erba del vicino non è sempre più verde: se la innaffio bene, anche la mia lo diventerà. Bisogna far crescere i nostri calciatori». In attesa dei ritorni di Florenzi (la prossima settimana comincerà ad allenarsi con la Primavera) e Salah («Magari tornerà prima, ma non dite che gufo l’Egitto»), contro la Sampdoria riproporrà la difesa a tre composta da Fazio, Manolas e Rudiger («Si va avanti così perché i difensori trovano soddisfazione se non subiscono gol, lo zero è la soluzione a tutto»). De Rossi e Strootman saranno i centrali di centrocampo, Emerson e Bruno Peres gli esterni; Dzeko terminale offensivo, con Perotti e Nainggolan alle sue spalle. Ancora panchina per El Shaarawy: «Stephan è fortissimo, ma in questo momento non sente tanta fiducia».