La Roma riparte dall’Europa League. Un declassamento che non era nei programmi societari e nemmeno in quelli di Spalletti che non nasconde la delusione ancora viva per il flop nel play off col Porto: «È chiaro che la Champions è la competizione più pregiata è importante. In questo momento il paragone con l’Europa League stride ma sono convinto che se riusciremo ad accedere alle fasi finali, anche questo torneo diventerà altrettanto stimolante». Il ‘se’ utilizzato dal tecnico toscano è quantomai prudente. Perché non centrare la qualificazione in un girone con Viktoria Plzen, Austria Vienna e Astra Giurgiu avrebbe dell’incredibile. Meglio non pensarci e concentrarsi sul primo impegno contro i cechi (eliminati nel play off dai bulgari del Ludogorets) che sembrano essere l’avversario più temibile nel girone: «Dovremo prestare attenzione ma penso che faremo qualche cambio di formazione. L’obiettivo però non cambia e deve essere sempre quello di vincere». Spazio quindi a chi sinora ha giocato meno: Alisson in porta, Fazio in difesa, Paredes in mediana e Iturbe in attacco: «Noi quest’anno abbiamo più di undici titolari – addolcisce la pillola l’allenatore – abbiamo una rosa che ci permetterà di fare dei cambi senza usurare sempre gli stessi».
FAZIO, IL RE DI COPPE – Un giornalista locale gli chiede di Totti. Lucio abbozza un sorriso, quasi si attendesse la domanda: «Francesco è un genio del calcio ma per l’età bisogna essere attenti a saperlo utilizzare. Non posso promettere che lo utilizzerò». Chi invece è certo di giocare è Fazio. L’argentino ha già vinto l’Europa League tre volte e dimostra di avere le idee chiare: «La Roma deve vincere questa manifestazione – spiega il difensore – anche perché darebbe l’accesso diretto alla Champions. Come si fa? Partita dopo partita, iniziamo a vincere con il Viktoria». A tener banco, però, ci sono ancora le parole di Nainggolan che aveva chiesto maggiore partecipazione ai tifosi anche in assenza di Totti in campo. Sollecitato sull’argomento, Spalletti non si tira indietro: «A Roma è tutto doppio. È tutto più intenso, il sentimento è più grosso. E allora devi essere pronto anche a raddoppiare te stesso in campo. Deve dipendere tutto da noi, siamo noi a dover tirare dentro la gente con il comportamento avuto ad esempio nella ripresa con la Sampdoria. Allora saremo sicuri che il pubblico parteciperà. E lo farà come quando gioca Francesco». Tornando alla gara di questa sera, la Roma in Europa nelle ultime 32 gare disputate ha subito almeno una rete in 31: “C’è poco da dire, in difesa dobbiamo migliorare. Sia per quelli che sono i dati che per quello che è il nostro comportamento attuale. Stiamo lavorando sodo proprio su questo reparto, consapevoli dell’importanza che riveste“.