L’ossessione non è passata. Dopo la sconfitta con la Samp Spalletti prova a rialzare una Roma che stasera battendo il sorprendente Cesena all’Olimpico (previsti 20 mila spettatori) accederebbe alla semifinale di coppa Italia: «Quando si parla di ossessione non è tanto per dire. Più l’obiettivo si allontana e più ti ci attacchi, dobbiamo assolutamente rifare squadra. Mi aspetto la reazione giusta contro un Cesena da non sottovalutare visto che ha eliminato Empoli e Sassuolo. Nessuno nello spogliatoio ha preso le distanze da quello che è successo a Genova». Il riferimento è a Vermaelen: «Ma non è il solo colpevole della sconfitta, l’azione parte sempre dal portiere. Noi ragioniamo in maniera diversa, Dzeko ad esempio (rivolto ai giornalisti, ndr) l’avevate fatto smettere nella Roma, Fazio era il marito della Littizzetto, adesso volete far smettere Vermaelen. Non è al di sotto rispetto agli altri, tutti però devono farsi trovare pronti».
La Roma sul mercato non sembra essersi fatta trovare pronta, ma Spalletti non infierisce: «Io volevo che la squadra restasse questa. Siamo rimasti fortissimi». Il tecnico ha rischiato di perdere Manolas e Paredes: «Leo mi ha detto che non voleva andare via ed è stata una delle risposte che più mi ha fatto piacere. Manolas? Non è che se uno non gioca la partita poi vuole andare via. Col Cesena andrà in campo e comanderà la difesa, lui è un calciatore forte altrimenti non varrebbe così tanto». Oltre al greco dovrebbero tornare dal 1’ Alisson, Paredes e Mario Rui. Ballottaggio tra Totti e Nainggolan per il ruolo di trequartista.
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