«Qui tutti vogliono vincere, se non ci riesco vado via». Luciano Spalletti spaventa la Roma. In un’intervista rilasciata a «France Football», che sarà pubblicata nei prossimi giorni, il tecnico ha ribadito per l’ennesima volta che il suo futuro in giallorosso è legato a doppio filo ai risultati. Parole pronunciate prima della sconfitta contro la Juventus, ma che alla luce del distacco di sette punti in classifica dai bianconeri assumono un nuovo significato. Soprattutto perché Spalletti ha il contratto in scadenza il prossimo 30 giugno, e finora l’argomento rinnovo è stato sempre rispedito al mittente senza entrare troppo nei dettagli. Se l’allenatore si riferiva alla possibilità di vincere lo scudetto, allora i tifosi (ma anche i dirigenti) sono autorizzati a preoccuparsi, vista la difficoltà a tenere il passo della Juventus. Se invece Spalletti parlava più in generale di «alzare un trofeo», che a Trigoria manca dal 2008, quando proprio il tecnico toscano vinse la Supercoppa italiana e la Coppa Italia, allora c’è sicuramente margine per proseguire insieme.
La cosa certa è che Spalletti è stanco di piazzamenti: lo aveva detto esattamente un anno fa, quando accettò la proposta di James Pallotta di tornare a Roma per «finire quello che avevo cominciato». Se il presidente fosse stato presente ieri sera alla festa di Natale che si è tenuta nella ex caserma di via Guido Reni, e a cui hanno partecipato calciatori e dirigenti, magari ne avrebbero potuto parlare di persona. Lo faranno prossimamente, quando Pallotta tornerà nella Capitale, anche per affrontare il discorso del nuovo stadio, il cui iter è ormai alle battute finali. Assenti giustificati alla serata di ieri anche Francesco Totti, Edin Dzeko e Daniele De Rossi, tutti alle prese con l’influenza. Il centrocampista non ha potuto nemmeno sottoporsi agli esami al polpaccio sinistro, ma la sua presenza giovedì sera contro il Chievo è a forte rischio. Non ci sarà sicuramente Kostas Manolas, che ha riportato una «lesione di primo grado al bicipite femorale destro». Ridotte al minimo le possibilità di vedere in campo Nainggolan per un «risentimento muscolare al soleo della gamba destra con edema».