L’atmosfera è tranquilla, perché l’ultimo impegno europeo del girone assume i contorni della formalità almeno ai fini del punteggio e del primato già ottenuto. Prevedibilmente quindi, la conferenza stampa della vigilia in terra romena si accende di fronte all’attualità della vicenda Strootman. Spalletti non ci sta: «A questo punto c’è da aspettarsi di tutto perché si va a poter considerare qualsiasi cosa. Dobbiamo prendere per buona qualsiasi cosa. Noi abbiamo una società preparata che ha fatto vedere e ha portato in superficie tutte le verità che si sono registrate e sono d’accordo con quello che è il pensiero del club. Ci sono riprese che fanno vedere come è andata la cosa, mi aspetto che il fatto venga valutato al di là di quello che è il momento del campionato. Abbiamo bisogno di Strootman, penso che le altre squadre vogliano giocare con la Roma al meglio». Tanto che Spalletti entra nel merito delle decisioni del giudice sportivo andando ad analizzare il caso nei dettagli: «Se questo episodio fosse avvenuto in area, secondo voi è calcio di rigore o simulazione? Si danno due giornate per una simulazione per una trattenuta del genere?».
Poi tocca al caso Lulic-Rudiger, episodio che l’allenatore tratta con ironia e un velato fastidio: «Mi auguro che non venga squalificato Lulic, altrimenti può arrivare anche la squalifica di Rudiger per aver simulato la vendita di calzini a Stoccarda». Nella serata di ieri sono arrivati gli atti che la Roma stava attendendo per consegnare il ricorso d’urgenza (c’è tempo fino a domattina). La preparazione della tesi difensiva studiata nelle ultime ore a Trigoria verrà esposta qualche ora più tardi dai legali della società e dallo stesso Strootman, che parteciperà personalmente al confronto. Il ragazzo, partito con la squadra in Romania, proverà a spiegare le motivazioni che secondo lui e la Roma, non possono ricondurre alla tesi della simulazione. Sentendosi toccato da dietro, il numero 6 ha raccontato di essersi gettato a terra per proteggersi da possibili altri colpi per poi rialzarsi dopo un paio di secondi.
L’eco mediatico sollevato in queste ultime ore è arrivato anche a Torino, sponda Juve, dove il dg bianconero Marotta non è riuscito a trattenere la voglia di controbattere alle dichiarazioni rilasciate martedì da Baldissoni, contrariato anche dalla tempistica della squalifica di Strootman prima delle gare con Milan e Juve: «Non vogliamo entrare in queste polemiche – la risposta del dirigente bianconero – rimaniamo esterni e pensiamo a vincere sul campo, con o senza Strootman. Le parole di Baldissoni? Posso solo dire che è un tifoso romanista, è giusto che abbia queste esternazioni. Prima di noi affronteranno il Milan e poi l’ad della Roma è Umberto Gandini che è una persona molto seria che conosce il regolamento quindi credo che Baldissoni dovrebbe confrontarsi con lui. Non è una stilettata ma un dato di fatto». Nel frattempo,si proverà anche a pensare al calcio giocato. Stasera contro l’Astra Giurgiu, Spalletti è pronto a ricevere nuove risposte, non soltanto da chi finora ha giocato meno: «Serve continuità a quello che deve essere la mentalità generale».