Si parte da un dato anomalo per due squadre che hanno gli stessi punti in classifica. La Roma ha fatto meglio del Milan in 9 statistiche su 10: gol segnati (35 a 27); tiri (225 a 152); assist (71 a 41, 18 a 13 quelli vincenti); cross utili (129 a 80); meno gol subiti (16 a 19); minor numero di parate (56 a 57); km percorsi a partita (104,5 a 103,9); goleador (Dzeko 12; Bacca 6); assistman (Salah 13, 4 decisivi; Suso 12, 4 decisivi). Meglio il Milan solo nei recuperatori di palla: Kucka 41, Bonaventura 40, De Sciglio 39 e Locatelli 33, tutti prima di Nainggolan 32. Va a finire che il valore aggiunto del Milan è davvero la dote di Montella che Spalletti chiama «furbizia». Spalletti è stato compagno di squadra e allenatore di Vincenzino, perciò lo conosce bene: «Roma e l’Olimpico sono casa sua, li conosce bene. Ci tornerà da allenatore e sarà un bell’allenatore per la Roma. Ci ha lanciato una bella palla, dicendo che la Roma è stata costruita per vincere e il Milan no. Il fatto che siamo insieme in classifica, così, evidenzia il lavoro dei tecnici: io sto facendo una cosa normale, lui cose straordinarie. Ho letto che mi ha perdonato (perché lo teneva sempre in panchina alla Roma, ndr) e mi fa piacere. È più facile capire i genitori quando lo si diventa».
Spalletti è convinto che Roma-Milan possa essere uno spot per il calcio italiano, che il tecnico toscano vede in crescita: «Sarà una partita bellissima, tutte e due le squadre hanno l’obiettivo di fare la gara e tutte e due possono vincerla». Il segreto, per la Roma, sarà pensare solo al Milan e non alla Juve in fuga, da affrontare sabato prossimo: «Dobbiamo sfruttare il massimo dal presente. Vogliamo essere la squadra che ha vinto contro il Milan, non l’anti-Juve. Battere il Milan diventa fondamentale per la nostra classifica e per la nostra identità, per i nostri obiettivi. Parlare dei futuri avversari non ha senso se non fai bene il presente, devi fare passi corretti oggi per dare seguito a quelli di domani». Fuori Totti, che ieri aveva la febbre molto alta: non è un buon momento per il capitano giallorosso. Confermata la squadra che ha vinto il derby con un solo possibile cambio: El Shaarawy per Bruno Peres.