Resettato, riprogrammato, riequilibrato. Nicolò Zaniolo è tornato al calcio per non mollarlo più. In questi duri mesi di convalescenza ha sistemato il fisico per minimizzare il rischio di nuovi infortuni: all’inizio del ritiro della Roma si è presentato con 4 chil in più, che sono tutti di massa magra. Si è irrobustito sulla parte superiore del corpo. Adesso, secondo le previsioni del professor Bisciotti, è più pronto a sopportare le sollecitazioni e lo stress agonistici.
Prima del doppio incidente al ginocchio, Zaniolo aveva le gambe di una Ferrari sotto al busto di una Mercedes. Di conseguenza le sue fasce muscolari non erano sufficientemente bilanciate. Adesso il “problema” è stato risolto attraverso una dieta attenta, un lavoro in palestra ben orchestrato. I risultati già si sono visti contro il Montecatini e Ternana. Non è stato semplice per Zaniolo, soprattutto perché temeva di terminare la carriera. Ora l’incontro con lo Special One ha fatto il resto.
Subito dopo essere stato annunciato, Mou lo ha chiamato: “Conto su di te, aiutami a vincere“. Tanto che col Montecatini gli ha consegnato la fascia di capitano, simbolo di stima e di fiducia. Nel lavoro Nicolò è diventato un robot costruito per raggiungere il top e l’obiettivo più vicino, oltre la Roma, è il Mondiale.
FONTE: Il Corriere dello Sport – R. Maida