Ha giocato appena un tempo su quattro in Giappone, ma Nicolò Zaniolo ha acceso la luce in una squadra che, altrimenti, rischiava di lasciare l’Oriente come se il sole non fosse mai sorto. Un gol fatto, un altro sbagliato perché nel portarsi il pallone sul mancino ha perso l’attimo, tante giocate e tanti strappi che hanno dato la scossa ai compagni.
Non è stata casuale, la prestazione di Zaniolo, che già in Nazionale aveva dato segnali incoraggianti, subito colti dal c.t. Mancini e dal suo staff: Nicolò sta bene, dopo un avvio di stagione altalenante, per via dei guai fisici alla spalla e di qualche dolore a un piede, ha ripreso la condizione e lo sta mettendo in mostra.
Quasi un peccato che, adesso, debba fermarsi. Forse anche per questo, per ora, ha deciso di non andare in vacanza in posti esotici: non si è mai fermato, tra Roma e Italia, andrà qualche giorno a casa a La Spezia per ricaricare le batterie e stare con la famiglia e gli amici di sempre.
I discorsi sul contratto, al momento, sono fermi, ma in fondo il numero 22 della Roma un po’ se lo aspettava. Spera di ricevere una chiamata prima della fine dell’anno, ma non è (per lui) un’urgenza. L’urgenza è quella di non perdere la condizione faticosamente conquistata, soprattutto mentale.
FONTE: Il Corriere dello Sport – C. Zucchelli