Mentre l’Olimpico si prepara ad ospitare domani (fischio d’inizio alle 21.05) la sfida tra Roma e Austria Vienna di Europa League – attesi 15 mila spettatori, di cui 2 mila austriaci, allerta alta, vietata la vendita di alcolici in strada in centro e massima tutela dei monumenti, in attesa del tavolo tecnico previsto per oggi – l’assessore comunale all’Urbanistica, Paolo Berdini, è tornato a parlare del nuovo stadio della Roma che dovrà nascere nell’area di Tor di Valle. Berdini ha replicato, all’agenzia AdnKronos, alle dichiarazioni di alcuni urbanisti, architetti e storici dell’arte, che accusavano l’amministrazione Raggi di aver aderito alla conferenza dei servizi convocata dalla Regione Lazio, «invece di revocare, come ci si aspettava, la deliberazione di pubblico interesse».
Berdini ha tenuto a chiarire che da parte dell’amministrazione di Roma Capitale sullo stadio della Roma «non c’è nessun riconoscimento dell’interesse pubblico», precisando che «stiamo lavorando per attuare l’indirizzo programmatico del Movimento cinque stelle». Secondo Berdini «partecipare alla conferenza dei servizi in Regione è un atto doveroso», attribuendo la responsabilità politica del riconoscimento della pubblica utilità dell’opera alla giunta Marino, che l’ha votata in aula. «È dovere dell’amministrazione – ha concluso senza entrare nel merito di quello che accadrà in Conferenza dei Servizi – prendere parte ai provvedimenti che sono stati incardinati dalle amministrazioni precedenti».