Le elezioni comunali sono alle porte: giugno 2021, mese in cui si dovrebbe votare per il nuovo sindaco, è politicamente domani. La Raggi ha un disperato bisogno di qualcosa da vendere e presentare come un successo. [..] Successi possono essere la soluzione delle problematiche col personale capitolino – un successo personale dell’assessore Antonio De Santis – lo svecchiamento (tardivo) della flotta Atac e l’avvio (tardivo anch’esso e comunque insufficiente) di un programma di rifacimento del manto stradale.
Ma oggettivamente troppo poco per chi si era annunciato come la soluzione facile a portata di mano. Lo Stadio, quindi, si trasforma in una vera carta elettorale. Negli ambienti grillini romani girano alcuni sondaggi che vedono la Raggi popolare per un romano su quattro. Al netto della sostenibilità degli stessi in valore assoluto, si tratta di un giudizio tutt’altro che lusinghiero per un Sindaco uscente al quale, peraltro, va fatta la tara dovuta alla mancanza dei candidati del centrodestra e del centrosinistra all’apparire dei quali e più facile che questo 25 percento vada a liquefarsi invece che ad aumentare.
Nonostante i “no” a una nuova candidatura della Raggi siano pochi (ma importanti), che l’aspirante sindaco sia, come appare più probabile, Virginia Raggi o un altro nome dell’etere grillino, lo Stadio e quindi un elemento di concretezza da spendere. Concretezza e “grillismo” visto che il progetto è stato pesantemente rimaneggiato proprio per volontà della Raggi e dei suoi. [..] Il Sindaco ha dato ordine agli uffici di sbrigarsi, di correre: vuol tentare di portare la delibera in Giunta prima della pausa estiva dei lavori (10 agosto).
Per questo obiettivo i tempi sono davvero ristrettissimi ed e quindi più probabile che per agosto in Giunta ci vadano solo i due accordi fra il Comune da una parte e dall’altra, la Regione Lazio per la ferrovia Roma-Lido di Ostia e la Città Metropolitana per la via del Mare/Ostiense. Sono due accordi che, una volta firmati, entreranno nel pacchetto delibera Stadio come atti collegati. Che l’esame in Giunta del dossier Stadio sia però subito prima o subito dopo la pausa estiva, cambia oramai di poco. L’obiettivo finale del Sindaco e quello di arrivare al voto possibilmente entro ottobre e saremmo comunque al limite massimo.
La “photo opportunity” con la posa della prima pietra può essere mediaticamente una carta potente in vista della tornata elettorale. Ma i tempi sono davvero risicatissimi e tutte le settimane perse nei tentennamenti grillini rischiano di costare alla Raggi questa foto che potrebbe farla il suo successore. Prima del voto finale in Aula, la delibera verrà esaminata dalle Commissioni consiliari (almeno 5: Urbanistica, Mobilità, Lavori pubblici, Ambiente e Commercio) e dal Municipio IX: roba che può portare via un mese e mezzo in tutto se si marcia a buona velocità.
Dopo di che, però ci sono l’aggiornamento delle carte, il controllo delle stesse, i passaggi Regione/Comune per attivare la variante, le gare europee: siamo nell’ordine di almeno 8 mesi, sempre che non arrivino intoppi di alcun tipo. Poi finalmente i cantieri con la prima pietra. Se a giugno si vota, fine settembre e già vicina al limite. Scavallare ottobre è consegnare la foto al successore di Virginia. Che così pagherebbe carissimi i mesi persi a tentennare sul progetto.
FONTE: Il Dubbio – F. M. Magliaro