Infrastrutture e grandi eventi. Sono i due capisaldi sui quali il nuovo assessore allo sport di Roma Capitale, Alessandro Onorato, vuole costruire la sua azione politica. “Siamo usciti dal Medioevo” ha dichiarato di recente, attaccando l’amministrazione del M5S, accusata di non aver portato a compimento il progetto dell’impianto giallorosso (di cui si parla dal 2012) e di aver detto “no” alle Olimpiadi del 2024. Nei mesi scorsi la Roma non si è immischiata nella bagarre politica, ma ora che la Giunta guidata dal sindaco Gualtieri (il quale ha incontrato Dan Friedkin sabato nella pancia dell’Olimpico) ha iniziato a studiare i vari fascicoli, sembrano maturi i tempi per tornare a parlare di stadio.
Tramontata ormai da tempo l’ipotesi Tor di Valle, i fari sono puntati sull’area del Gazometro, in zona Ostiense. L’assessore all’Urbanistica, Maurizio Veloccia, ieri ne ha parlato a Radio Roma Capitale: “Non ho informazioni sull’area del Gazometro – le sue parole – Con la Roma si è avviato un colloquio di conoscenza molto cordiale: quando ci saranno delle proposte e ci verranno sottoposte noi le affronteremo. Credo che anche su questo tema bisogna essere molto pragmatici, il tema stadi è assolutamente importante per la città, l’economia e gli investimenti su Roma“.
L’obiettivo, ha spiegato Veloccia, è “evitare di ripensare mille volte sui progetti, cercando di partire subito col piede giusto con aree che non abbiano grandi criticità già in avvio“. Proprio per avere un quadro generale, prima di avviare il dossier che verrà seguito dall’ad Berardi in seguito all’addio di Scalera, la Roma ha firmato nei giorni scorsi un patto di riservatezza con ENI, proprietaria dei terreni: inizierà presto, quindi, uno scambio di dati e informazioni.
FONTE: Il Corriere dello Sport – G. Marota