«Hanno chiuso». «No, ancora no». La trattativa sullo stadio della Roma, il progetto calcistico/immobiliare con annessi edifici, centro commerciale, parcheggi, procede a ritmi sempre più serrati, tra gossip, indiscrezioni e smentite. L’ultima è di ieri: tra il miliardario ceko Radovan Vitek (patrimonio personale di 3,4 miliardi di euro, il 617esimo uomo più ricco del pianeta) e Unicredit ci sarebbe l’accordo per l’acquisto da parte del magnate dei crediti vantati dalla banca nei confronti di Luca Parnasi. Trattativa in corso già da qualche settimana, e già emersa sugli organi di stampa nei giorni scorsi.
La notizia della chiusura dell’accordo, però, non trova conferma ufficiale da parte dell’istituto di credito. Che, anzi, informalmente fa sapere che la distanza tra le parti c’è ancora e che servirà – ammesso che tutto vada a buon fine – ancora del tempo. Vitek dovrebbe acquisire i debiti che due società di Parnasi (Capital Dev e Parsitalia) hanno nei confronti di Unicredit (600 milioni complessivi l’esposizione nei confronti della banca) e anche, la novità delle ultime ore, sarebbe interessato anche a rilevare per una cinquantina di milioni il progetto dello stadio a Tor di Valle.
Sarebbe la certificazione dell’uscita di scena definitiva da parte di Parnasi, opzione di fatto già nelle cose. In tutto ciò, Vitek diventerebbe a tutti gli effetti un partner di James Pallotta per la vicenda dello stadio, mentre quella dell’acquisizione del club – sulla quale si è fatto avanti l’americano Thomas Friedkin – si giocherebbe su un altro tavolo. L’entrata di Vitek nell’affare Tor di Valle viene osservata da Pallotta e dai dirigenti romanisti a distanza, consapevoli della maggiore forza economica dell’eventuale nuovo socio rispetto a Parnasi. Ma per l’ufficialità, evidentemente, è ancora troppo presto.
FONTE: Il Messaggero