Un bozzetto del nuovo stadio della Roma, nelle primissime ipotesi formulate a Trigoria squadrato come quello dell’Arsenal o del Borussia Dortmund. Via le curve, dentro i “corner”. A patto che poi non si scelga di optare per una struttura ovale simile a quella dell’Olimpico. A seguire, ecco le proiezioni sul sistema dei trasporti e sui parcheggi necessari per sostenere la realizzazione di un impianto che dovrebbe ospitare da un minimo di 55 mila tifosi fino a un massimo di 60 mila.
Nelle ultime ore il club giallorosso ha spedito al Campidoglio uno studio preliminare per calare la sua nuova casa sui terreni di proprietà del Comune a Pietralata. Il documento — a partire dalla location, su cui la società preferisce ancora non sbilanciarsi — da qui in avanti sarà in continua revisione: dal piano, per esempio, sono già spariti l’hotel e il centro commerciale presenti nella prima bozza. Il resto è confermato: c’è lo stadio “come una sorta di Acropoli”, piazzato in un’area da 47 mila metri quadrati a ridosso dei binari della stazione Tiburtina e a due passi dalla fermata Quintiliani della metro B.
Ricevuto l’incartamento, i tecnici dell’amministrazione capitolina ne hanno analizzato le specifiche tecniche. Il primo nodo è evitare la possibile sovrapposizione del progetto dello stadio romanista con quelli già presentati dell’area. A Pietralata la Sapienza realizzerà uno studentato da 240 posti letto e un’edificio per l’alta formazione in tecnologie innovative. IQui, poi, arriverà anche la nuova sede dell’Istat. Quindi il progetto di Ferrovie dello Stato.
“La proposta per la localizzazione di un nuovo stadio individua in maniera approssimativa un’area di progetto che misura circa 36 ettari, ma un’ampia porzione di detta area, pari a circa 10 ettari, ricade all’interno del piano di assetto della stazione Tiburtina“, scrive il Comune.
Questione di spazi. E pure di viabilità: il sistema dei trasporti regge, ma va trovata una soluzione per non bloccare il viavai di ambulanze all’ospedale Pertini. Per quanto riguarda i tempi, se Pietralata sarà, in Comune si stimano approssimativamente 5 anni tra iter amministrativo e cantieri. Per abbandonare Tor di Valle ce ne sono voluti quasi 10.
FONTE: La Repubblica – L. S’Albergo
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