In silenzio. Da parecchio tempo e contro le sue abitudini. James Pallotta si è chiuso a riccio e, al momento, non intende esporsi. Né lui né la Roma hanno voglia di commentare il caos politico che si è scatenato sul progetto del nuovo stadio: almeno fino a quando la Conferenza dei Servizi proseguirà i suoi lavori, nessuno dentro il club giallorosso ha interesse ad alimentare lo scontro istituzionale tra Comune e Regione. Ieri è stato di nuovo il turno di Michele Civita: «Il problema non sono le cubature – spiega l’assessore regionale a margine di un convegno, in risposta agli attacchi dell’urbanista grillino Paolo Berdini – lo stadio della Roma deve ospitare 60 mila persone e deve avere le infrastrutture e i servizi rispetto a questo dato. È una logica miope pensare che le cubature siano tutte uguali. Entro il 6 marzo in ogni caso decideremo».
Il termine indicato è quello della fine prevista della Conferenza dei Servizi, ma c’è la possibilità di uno stop che fermerà il cronometro. Aspettando di capire le prossime mosse di Berdini, il nemico numero 1 del progetto, la prossima seduta di giovedì dedicata ad archeologia e paesaggi: sarà l’occasione per verificare quanto possano incidere i rilievi espressi dalla Soprintendenza per l’Archeologia, le Belle Arti e il Paesaggio. Pallotta segue da Boston gli sviluppi, la tentazione di rispondere a Berdini nei giorni scorsi è stata forte e a breve è pronto a intervenire in prima persona: tra un mese sarà di nuovo a Roma. Il presidente, infatti, si concederà il consueto blitz natalizio, con date ancora da confermare.
Il primo scopo della visita sarà quello di difendere il progetto stadio, che sembrava vicino all’approvazione e adesso è tornato – almeno a parole- in bilico. Pallotta & Co. chiederanno un nuovo appuntamento ai grillini e nel frattempo si aspettano che l’iter proceda come prescritto dalle leggi: le modifiche sostanziali richiesta da Berdini non sarebbero previste dalla Conferenza dei Servizi. Resta poi la disponibilità a rivedere alcuni aspetti del dossier per trovare un accordo finale.
Dopo il dovere, il piacere. Durante la visita di Pallotta la Roma organizzerà la festa di Natale. Due le location in ballo: quella favorita è l’ex Caserma di via Guido Reni, la seconda opzione è la Nuvola di Fuksas appena inaugurata all’Eur e visitata dal presidente giallorosso durante il suo ultimo passaggio nella Capitale a settembre scorso. Calendario alla mano, non si può escludere una sua presenza a Torino per Juventus-Roma (il 17 dicembre) o la settimana successiva all’Olimpico, per la gara interna col Chievo che chiuderà l’anno solare della squadra.