Il progetto per il nuovo stadio ereditato da James Pallotta non entusiasma i Friedkin. Inoltre dal loro arrivo nella Capitale, i nuovi proprietari del club non si aspettavano il corteggiamento assiduo che stanno ricevendo per convincerli a spostare l’impianto in una nuova area.
A muoversi, ai più alti livelli dell’imprenditoria romana, sono stati in tanti. E così almeno tre zone sono state proposte: quella entro il perimetro del Comune di Fiumicino; quella di Tor Vergata e addirittura i terreni dello stadio Flaminio.
I Friedkin sanno che il traguardo è vicino, sono disponibili ad attendere eventualmente anche una nuova amministrazione perché sette mesi di ritardo non sarebbero nulla in confronto al riportare le lancette indietro di sette anni, cosa che avverrebbe se partisse un nuovo progetto.
Tra l’altro, la prossima settimana Radovan Vitek dovrebbe finalmente concludere l’acquisto delle tre società di Parnasi che corteggia da tempo. Fra queste, c’è anche Eurnova, che detiene appunto i terreni di Tor di Valle, dove l’amministrazione vuole far sorgere il nuovo stadio. Morale: pur storcendo un po’ il naso, la Roma va avanti con Tor di Valle. Ma occhio ai colpi di scena.
FONTE: La Gazzetta dello Sport – M. Cecchini / C. Zucchelli