Due delegati tecnici del Campidoglio a seguire il progetto Stadio della Roma nella Conferenza dei servizi oggi riunita: il primo non è un tecnico ma un politico, l’assessore all’Urbanistica Paolo Berdini; il secondo è Cristina Grancio, architetta dell’Ater del Comune nonché attivista grillina sulla linea dell’assessore. E cioè i «300 mila metri cubi di cemento, non uno di più» a Tor di Valle, area per la quale i proponenti — la Roma e Parnasi — hanno previsto sulle carte, sostenute dalla delibera Marino, quasi un milione di metri cubi tra costruzioni «private» e opere pubbliche.
Se la quadra, l’ asciugatura generale del progetto, è stata trovata nell’incontro di martedì in Comune, il passaggio di oggi diventa fondamentale per capire se la posizione del Campidoglio sia quella di «migliorare il progetto» espressa via tweet da Raggi o quella intransigente più volte ribadita da Berdini che il progetto punta a resettarlo anche a rischio di una maxi causa. Raggi due oltranzisti al tavolo con la Roma. Però poi valuta se inserire una figura che ha sempre seguito il progetto, Frongia o Bergamo, nella squadra che dovrà continuare a trattare sulle cubature. Segnale di spaccatura interna al M5S in Campidoglio: c’è una parte di consiglieri vicina alle idee di Raggi, Frongia e del garante Beppe Grillo che mirano alla sforbiciata del 20% del cemento; ma esiste anche un manipolo di resilienti berdiniani che pressano perché la sindaca segua i programmi elettorali opponendo, di fatto, un altro no contro gli odiati palazzinari. La partita, insomma, è ancora aperta. Anche se il calendario non si ferma: il 6 febbraio si sparecchia il tavolo, con un sì o un no.E se sarà no la Roma è pronta a intraprendere la strada del commissario ad acta passando dalla Presidenza del Consiglio. Grane in vista?
Capitolo nomine. Botta e risposta a distanza tra Cantone e Raineri. Lunedì a Presa Diretta su Rai 3, il presidente dell’Anac ha ribattuto all’affermazione «sorprendente rapidità» usata da Raineri a proposito del parere di Cantone sulla sua nomina a capo di gabinetto. «Prescindendo da ogni considerazione sulla competenza dell’Anac e sul merito della decisione — incalza Raineri —, giova evidenziare che il quesito del sindaco Raggi è stato acquisito al protocollo Anac il 30 agosto; che il Consiglio Anac si è riunito il 31 agosto e – in pari data – ha discusso la pratica, deliberato, redatto il provvedimento e fatto recapitare il plico in “via riservata” al sindaco nello stesso pomeriggio di quel 31 agosto (alle 4.56)».