C’era una volta il derby, quello che cominciava e si accendeva prima del fischio d’ inizio sugli spalti sempre gremiti dell’Olimpico. Un lontano ricordo, considerando l’inversione di tendenza dei numeri registrati negli ultimi anni e di quelli relativi alla stracittadina in programma domenica prossima alle 15. Non si toccherà probabilmente il minimo storico di tutti i tempi, un triste traguardo raggiunto lo scorso aprile, quando poco più di 23.000 persone «riempirono» le tribune di fronte alla vittoria romanista (4-1 finale) del nuovo corso Spalletti. Le previsioni però rimangono impietose, almeno sul fronte giallorosso. Il secondo posto in classifica e la distanza ridotta dalla capolista Juventus non sembrano infatti aver smosso finora la volontà dei tifosi romanisti, che finora hanno comprato poco più di 3000 biglietti per la «trasferta» contro i cugini biancocelesti. Probabilmente il dato più basso mai registrato dalle parti di Trigoria nella settimana di avvicinamento al più importante appuntamento capitolino. La Roma spera comunque di cambiare la rotta nei prossimi giorni, ipotesi possibile, ma difficilmente realizzabile. Lo scenario ottimistico di raggiungere quota 7-8 mila presenze si scontrerà comunque con i numeri dei tifosi laziali, pronti a guidare l’Olimpico con una schiacciante superiorità numerica sugli spalti. Nonostante la mancanza di dati precisi (il club di Lotito non fornisce la quantità dei biglietti venduti), attraverso l’affluenza nelle varie ricevitorie della città si è raggiunta una quota parziale di circa 11.000 presenze, che sommate ai 10.000 abbonati complessivi permetteranno alla Lazio di fornire un colpo d’occhio sicuramente diverso durante tutto lo svolgimento della gara.
Merito anche della decisione intrapresa da gruppi organizzati della curva nord, intenzionati nel proseguire il sostegno allo stadio dopo le proteste e il successivo abbandono del settore andato in scena nella passata stagione. Rimarranno quasi sicuramente a casa invece i gruppi organizzati del tifo giallorosso, uniti nella «battaglia» contro le nuove norme di sicurezza adottate dalle istituzioni all’interno dello stadio Olimpico. Un’assenza forzata che non può spiegare del tutto però la bassissima presenza prevista dal lato romanista, tanto da costringere la società nel proseguire la vendita libera partendo da un settore alla volta. Come lo scorso anno si prevede al momento la chiusura dei distinti sud lato tribuna Tevere e la metà della curva sud, già divisa dalle tanto odiate barriere. Se non avverrà nessuna impennata nei prossimi giorni quindi, il fulcro del sostegno giallorosso si posizionerà nei distinti sud lato tribuna Monte Mario, una consuetudine che la Roma si è ormai abituata a vivere già in questa stagione. Un derby da 30.000 spettatori (per ora una rosea previsione) che comporterà meno grattacapi alle forze dell’ordine, pronte a riunirsi giovedì per stilare l’ ultimo piano di sicurezza prima della gara. La proposta di anticipare il fischio d’ inizio alle 12.30 è stata poi accantonata grazie anche alle previsioni di una scarsa partecipazione all’evento, che riduce sostanzialmente la possibilità di eventuali contatti tra le tifoserie al termine della partita con il calare della notte. Nel frattempo i tifosi di Roma e Lazio sperano comunque di poter trasmettere l’atmosfera della stracittadina in uno degli allenamenti della squadra programmati in settimana. Mentre a Formello si è già deciso di aprire le porte del centro sportivo nella giornata di giovedì, a Trigoria si valutano soluzioni differenti. Magari proprio al Tre Fontane, pronto per accogliere la prima squadra. Come ai vecchi tempi.