Infaticabili, inossidabili e indistruttibili. Sono tanti gli aggettivi con cui possono essere definiti Kolarov e Dzeko, i due giocatori di movimento più utilizzati da Fonseca dall’inizio della stagione. E molto probabilmente toccherà ancora a loro guidare la Roma nella sfida di Europa League di domani con il Gladbach (diretta in chiaro su Tv8).
Il serbo è in assoluto il calciatore che ha giocato di più, avendo totalizzato 1180 minuti: l’unica volta in cui è subentrato è stato nel match europeo con il Wolfsberger, per il resto è sempre partito titolare e non è stato mai sostituito. Kolarov tra pochi giorni compirà 34 anni e, nonostante nel mercato estivo sia arrivato un concorrente nel ruolo del calibro di Spinazzola (ormai padrone della fascia destra), è ancora un titolare fisso e uno dei punti fermi della squadra.
Dai suoi piedi passa un’infinità di palloni e le statistiche mostrano che è il quinto, su ventiquattro calciatori impiegati, per numero di passaggi tentati in campionato, una classifica in cui primeggia Mancini. L’ex City non è però soltanto uno degli elementi chiave in fase di costruzione del gioco, col suo andare ad agire quasi da ala pura. Il contributo di Kolarov è infatti determinante anche dal punto di vista della realizzazione: due gli assist forniti e quattro i gol segnati, di cui due su punizione e due dal dischetto.
Poco sotto a Kolarov nella classifica dei minutaggi dei giocatori giallorossi c’è Dzeko, che si piazza al terzo posto assoluto, appena dietro a Pau Lopez. Il centravanti è stato lasciato a riposo da Fonseca contro il Wolfsberger ed era stato inizialmente tenuto fuori con la Sampdoria, salvo poi essere costretto a subentrare a Kalinic, che ne avrà per un paio di mesi per l’infortunio.
L’assenza del croato obbligherà il numero 9 della Roma a fare gli straordinari (unico possibile opzione sarebbe avanzare Zaniolo), ma, dopo aver giocato con una maschera a proteggere la zona del viso in cui aveva subito una doppia frattura, la fatica gli sembrerà quasi una passeggiata. Dzeko, che vista la mancata titolarità di Florenzi ha assunto i gradi di capitano, è andato a segno per sei volte in questa prima fetta di stagione ed ha messo nel mirino Amadei nella classifica dei bomber all-time.
Il centravanti del primo scudetto ha siglato in tutto 111 reti nella Capitale, mentre Dzeko è per ora a quota 93 e non è utopistico pensare ad una rapida scalata nelle posizioni entro la fine dell’anno, andandosi a piazzare alle spalle di Totti e Pruzzo. Fonseca ritroverà Fazio e Diawara (la squadra dalla Germania volerà direttamente in Emilia) ed pronto a lanciare dall’inizio Perotti, facendo rifiatare Pastore. Spera in una maglia anche Florenzi, ma Santon è più avanti se uno dei due terzini dovesse riposare. L’auspicio del tecnico è che già dal match europeo con il Gladbach il divario di Dzeko – sicuro titolare – dal podio dei marcatori possa ridursi.
FONTE: Il Tempo – F. Biafora