Se esistesse un treno con la Champions League come stazione d’arrivo, l’ultimo convoglio passerebbe alle 18 all’Olimpico. La sfida con l’Atalanta può rappresentare l’ultima chance per dare una svolta al finale di stagione, battendo una diretta concorrente e rimanendo attaccati all’Europa che conta. D’altronde il duro lavoro di Mourinho a Trigoria è iniziato studiando i distacchi dell’ultima classifica di Serie A.
La distanza dalla vetta (29 punti) e quella dal quarto posto (16 punti) sono stati, per i mesi del mercato estivo, la stella polare da seguire, per cercare di allestire una rosa in grado di ridurli. E il paradosso vuole che, davanti ad una stagione senza grossi picchi e tante gare sottotono, la Roma dello Special One abbia già ridotto di molto il gap dalla vetta.
Soprattuto dal quarto posto, che dista solo due gare di ritardo. Vedere nella prossima stagione la Roma in Champions League rimane alquanto complicato, ma la squadra di José Mourinho ha il dovere di crederci: per dare un senso al processo di rivoluzione iniziato in estate, per mantenere sempre alto il livello di ambizione e per cambiare una mentalità che negli ultimi anni a Trigoria ha portato a festeggiare più piazzamenti e che trofei.
FONTE: La Repubblica – A. Di Carlo