Un altro pensiero è dietro le spalle. Da ora in poi Nicolò Zaniolo potrà finalmente tornare a correre: terminati i canonici ventuno giorni successivi alla positività al Covid, il gioiello romanista è apparso ieri a Villa Stuart per le rituali visite d’idoneità successive alla fine del contagio. Rientrerà in giornata a Trigoria, dove si dedicherà alla ripresa della riabilitazione, interrotta il 18 gennaio scorso proprio a causa del coronavirus, che con lui ha colpito anche la sorella.
Nicolò è rimasto asintomatico per tutta la durata della quarantena, tuttavia senza mai risultare negativo ai tamponi. Fino a lunedì, quando è finita la sua condizione di potenziale “contagioso”. Terminate le tre settimane di isolamento previste dal protocollo, il numero 22 ha immediatamente affidato la propria soddisfazione ai social: «Sono tornato», ha scritto già lunedì sera su Instagram. Adesso potrà ricominciare a lavorare sul campo, dove avrebbe dovuto riprendere il cammino verso la completa guarigione già nei giorni in cui ha contratto il virus.
È carico in ogni ambito Zaniolo. Da quello più strettamente professionale, nel quale vuole rimettersi subito in moto per arrivare pronto a marzo, quando sarà visitato dal professor Fink per avere il via libera al ritorno in gruppo. Alla sfera legale, visto che il calciatore e la madre promettono battaglia in tribunale a un settimanale e a un sito che avrebbero leso la loro immagine: la causa sarà affidata all’avvocato Conte e l’eventuale risarcimento sarà devoluto in beneficenza.
FONTE: Il Romanista – F. Pastore