Paulo Dybala salterà la sfida di domenica sera contro il Milan. Del resto, se ti fermi all’intervallo di un derby da dentro o fuori, è sicuramente per un problema muscolare che non può essere risolto nel giro di due-tre giorni.
Ieri l’argentino è stato sottoposto a un’ecografia che non ha evidenziato lesioni muscolari alla coscia sinistra. La speranza della Roma è che Dybala si sia fermato in tempo, e che sia soltanto un sovraccarico muscolare. La conferma dovrà arrivare oggi, con la risonanza magnetica che potrà confermare il danno minore, ma che in ogni caso non lo metterà a disposizione di Mourinho per la trasferta di San Siro.
Incrociando le dita, il tecnico (squalificato col Milan) spera di riaverlo tra una settimana per la gara all’Olimpico contro l’Hellas Verona. Qualche giorno per smaltire – eventualmente – il sovraccarico e poi tornare a disposizione a metà della prossima settimana per poi rientrare tra i convocati per la gara di sabato alle 18. Altrimenti l’appuntamento per lui in campo sarà per il 29 gennaio, trasferta contro la Salernitana. Prima però, uno spezzone di gara in Arabia Saudita nell’amichevole contro l’Al Shabab del 24 gennaio.
Fatto sta che Mourinho dovrà in ogni caso trovare una soluzione per sopperire alla sua assenza già contro la squadra di Pioli, anche perché oltre all’argentino non ci sarà Azmoun, partito ieri per il Qatar dove ha raggiunto il suo Iran impegnato nella Coppa d’Asia.
A disposizione Belotti che probabilmente farà coppia in attacco con Lukaku. O meglio, proveranno a farla visto che il loro rendimento insieme non è esattamente positivo. L’assenza di Paulo si farà sentire, lo sanno tutti e ormai anche da tempo.
È il terzo stop stagionale di Dybala per infortunio muscolare: sette partite saltate, tante altre giocate inevitabilmente senza avere la migliore condizione atletica. Per di più la Joya ha perso anche tanti big match: Milan, Inter, Bologna, Napoli e Fiorentina (uscito al 25’) in questo girone d’andata, adesso di nuovo i rossoneri per la prima di ritorno.
FONTE: Il Corriere dello Sport – J. Aliprandi