Una notizia buona e una cattiva: quale volete prima? Ok, andiamo sull’ottimismo: dopo quasi tre mesi la Roma ritrova Thomas Vermaelen, che torna tra i convocati. Due allenamenti di gruppo hanno convinto Spalletti che il peggio sia passato, tanto da consentirgli di respirare nuovamente l’aria della partita. Nella migliore delle ipotesi comunque andrà in panchina, perché con la pubalgia è bene non prendere rischi. Curiosamente, Vermaelen non veniva inserito in lista da Spalletti proprio dalla partita d’andata a Plzen, quando poi lo mandò in tribuna rendendosi conto che il problema non era stato risolto. Anzi.
FERMO – E veniamo alle note dolenti. Nella seduta di rifinitura prima del Viktoria si è bloccato Stephan El Shaarawy, che avrebbe probabilmente giocato titolare. Il bollettino medico parla di risentimento muscolare alla coscia sinistra, per la precisione nella regione dell’adduttore. Entro domani effettuerà degli esami strumentali per verificare l’entità del danno. Ma stasera naturalmente non sarà a disposizione di Spalletti.
DUBBIO – E siccome manca anche Totti, che non gioca nemmeno un minuto da un mese, ci sono quattro attaccanti a competere per tre posti. E’ possibile che Spalletti stavolta rinunci a uno tra Dzeko e Salah per dare spazio a Iturbe, rispolverato domenica a Bergamo nei minuti finali. La Roma ha interesse a rigenerarlo prima del mercato di gennaio, quando potrebbe entrare in qualche trattativa.
RILANCIO – A centrocampo invece a cercare il riscatto è Leandro Paredes, uno dei principali colpevoli della sconfitta di Bergamo a causa del fallo da rigore su Gomez. Paredes, che è diffidato, vanta un record significativo nel torneo: è il calciatore che, tra le 48 squadre iscritte al tabellone principale di Europa League, ha effettuato più passaggi. Sono 405, addirittura 77 in più del secondo in classifica che è un certo Paul Pogba. Il dato impressiona, al di là del ruolo di regista che Paredes occupa, perché svela la fiducia che la Roma tutta, giocatori inclusi, ripone nelle sue qualità. A lasciargli spazio contro il Viktoria dovrebbe essere De Rossi, che viene da un ciclo di partite nonstop (Nazionale inclusa) e merita una serata di relax. Conferma in vista invece per Strootman, di cui Spalletti ha parlato in conferenza stampa: «Muscolarmente ha corso più di tutti a Bergamo, quindi è in condizione di giocare un’altra partita. Ecco, magari contro l’Atalanta non è stato velocissimo di pensiero. Ma dopo due anni di inattività credo sia perfettamente normale e perfettamente spiegabile». La sorpresa del mucchio può essere baby Gerson, se Spalletti decidesse di tenere fuori per una volta Nainggolan: in fondo questa può essere una buona chance per testarne i progressi.
PORTIERI – Scontato infine l’avvicendamento consueto in porta: fuori Szczesny e dentro Alisson, sempre titolare in Europa League. Il ruolo va un po’ stretto all’ultimo arrivato, che spera prima o poi di debuttare in Serie A, ma non per questo lo ha privato di entusiasmo per l’avventura italiana. Rassicurato anche in tempi recenti dalla società, Alisson sarà il numero uno della prossima stagione quando Szczesny tornerà all’Arsenal per fine prestito.
LA VISITA – Curiosità conclusiva: ieri a Trigoria c’era Gianni Rivera, che sta passando da un campo di allenamento all’altro per i suoi studi da allenatore. Rivera si è intrattenuto per qualche minuto con Spalletti assistendo anche alla seduta di lavoro della prima squadra. Dovrebbe incontrare presto anche Alberto De Rossi, che ieri era al Tre Fontane per la Youth League.