«Mi aspetto che la squadra cresca dal punto di vista della mentalità: dobbiamo entrare in campo sempre con la volontà di vincere». Non è facile per Luciano Spalletti dare gli stimoli giusti alla sua squadra. A quattro giorni dal big match con il Milan, la gara di Europa League di stasera a Bucarest (ore 19, diretta tv su Sky) contro l’Astra Giurgiu è vista più come una seccatura che come una priorità. Non per il tecnico, però. «Si tratta di una gara importante per mantenere la mentalità e la condizione, la testa è quella che fa la differenza. Noi dobbiamo dare sempre il massimo in ogni competizione». Tanti gli assenti, troveranno spazio molti calciatori che finora hanno giocato poco. A cominciare da Thomas Vermaelen, che non gioca una gara da titolare dal 28 agosto, a Cagliari. «Partirà dal primo minuto. Mi aspetto da lui una buona prestazione, l’ho visto in condizione e sono convinto che sia pronto. Il livello del giocatore lo conosciamo, ma non abbiamo ancora visto le sue qualità, è ora che ce le faccia vedere. Da tutti quelli che hanno giocato meno, mi aspetto risposte importanti: un nome su tutti è Seck».
Un altro che si gioca tanto è Manuel Iturbe: idolo dei tifosi ma ancora impalpabile come contributo alla squadra. “Dovrà sfruttare l’occasione ma non gli dobbiamo mettere troppa pressione. I tifosi lo apprezzano per le sue qualità, e il suo futuro non è ancora scritto, dipende tutto da lui”. All’ultimo momento è stato aggregato alla comitiva anche Kevin Strootman, che inizialmente doveva rimanere a Trigoria. La vicenda della sua squalifica continua a tenere banco: la Roma ieri ha ricevuto la documentazione per presentare il ricorso (lo farà oggi) che sarà discusso domani dai giudici della Corte sportiva d’appello che dovranno decidere se azzerare o confermare le due giornate di squalifica. Spalletti sceglie la strada dell’ironia. «C’è da aspettarsi di tutto. Se questa è la lettura, è tutto buono. Ora mi auguro che non venga squalificato Lulic, sennò poi arriva pure quella di Ruediger per aver simulato la vendita di calzini a Stoccarda». Poi, più seriamente. «Se quel contatto fosse avvenuto in area, ci avrebbero fischiato il rigore: è fallo o simulazione? Io penso che esista il rischio di entrare in una interpretazione troppo vasta, ci sono delle riprese che mostrano la dinamica dell’episodio, mi aspetto che venga valutata obiettivamente. Noi abbiamo una società preparata che ha portato in superficie tutte quelle verità, e io sono d’accordo con loro. Al di là del momento davvero importante del campionato, abbiamo bisogno di Strootman».