Le parate sono come i gol: si contano, ma si devono anche pesare. Così come gli errori, perché quello del portiere è un mestiere delicato: se sbagli, paghi. Tu e la squadra. E allora chi sbaglia poco, o magari pochissimo, fa davvero la differenza. Come Mile Svilar, che ogni anno sembra più forte del precedente e adesso è probabilmente il miglior portiere della Serie A considerando rendimento, sicurezza ed età (ha 26 anni, che per il ruolo non sono tanti).
Svilar ha fatto registrare finora l’88,2% di parate: alle sue spalle ci sono Emil Audero (87%), Marco Carnesecchi(82,1%), Arijanet Muric (80%) e Mike Maignan (80%). Come numero complessivo di interventi, invece, il più sollecitato è stato Ivan Provedel (25) davanti a Muric (24) e Carnesecchi(23). Interessante la classifica per squadra delle parate effettuate: comanda il Como (appena 9), poi Napoli(10),Juventus (11), Inter (12) e Bologna (12).
Questo è un campionato strano per i portieri: si è aperto con i gravi errori di Sommer e Di Gregorio, ci offre nel turnover tra Meret e Milinkovic-Savic nel Napoli, sta mostrando un Maignan nuovamente su alti livelli. Svilar è una garanzia per due motivi: sbaglia davvero raramente e riesce a effettuare quelle parate salva-risultato che tanto sono preziose. E, particolare non secondario, è accompagnato ultimamente da una discreta fortuna. A Firenze ha pregato tre volte ed è stato sempre esaudito: palo di Kean, traversa di Piccoli, spreco di Gosens.
FONTE: La Gazzetta dello Sport











